venerdì 19 novembre 2010

Gore de Roma


Per chi fosse rimasto accidentalmente chiuso dentro il bunker antiatomico di famiglia: è cominciata la seconda serie di Romanzo Criminale.
La prima, al netto dei peana d'ufficio, era discreta - un bel tentativo non sempre convincente di staccarsi dai classici sceneggiati all'italiana per tentare linguaggi suggestioni e sapori più marcatamente internescional.
A pensarci, bastava poco: un buon cast, un buon direttore della fotografia, e un regista competente.
La seconda serie gira assai meglio della prima: finito il rodaggio, la macchinetta da spettacolo guidata da Stefano Sollima si destreggia agile nel traffico della Storia recente, sfruttando al meglio sceneggiatura, interpreti e location. Difetti irrilevanti -qualche licenza poetica nella ricostruzione degli eventi, e un filo di giustificabile retorica- ma anche sostanza filmica da vendere. E un cast di facce da galera alle quali è impossibile resistere. Non solo per l'affiatamento, ma per una roba che sugli schermi di casa nostra si vede molto, molto di rado: sissignori, il carisma®.
Da vedere. Magari, con la curiosità di confrontare il Gore de Roma con quello meneghino di Vallanzasca, prossimamente in uscita.

Nessun commento: