martedì 29 maggio 2007

Atlantide e dintorni


I famigerati teschi di cristallo precolombiani. L’Area 51 e gli extraterrestri. I comunisti cattivi dei vecchi film propagandistici a stelle e strisce. una cattiva boss fighissima con la faccia un po’ così della fighissima Cate Blanchett. Il ritorno di Karen Allen nel ruolo di Marion Ravenwood. Le prime voci sul quarto Indiana Jones della serie sono più o meno tutte qui. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, vale la pena di restare alla finestra: perché “Indiana Jones e la città degli dei” – titolo rigorosamente provvisorio – potrebbe risarcire tutti i fan dell’archeologo più amato della storia per un silenzio molto, troppo lungo. Anche se il film è scritto da quella chiavica di David Koepp, quello di “Jurassic Park” e “Spider-Man 3”.
Sempre a proposito di avventure più o meno improbabili: un caro amico mi segnala “L’elenco telefonico di Atlantide”, il romanzo d’esordio di Tullio Avoledo. Così a nasometro, mi sa che me lo segno. Anche perché sprizza citazioni metacinematografiche e calembour da tutti i pori. E, diciamolo: nonostante il freschetto degli ultimi giorni, la voglia di ombrellone comincia a farsi sentire. Ma di questo, però, ne riparliamo a tempo debito.
P.S.: nel frattempo ho aggiunto allo spataffione dei link quello che porta al sito non ufficiale dell'incredibile Pino Farinotti, sedicente "più grande critico di cinema del mondo" (sic). Chi volesse contribuire, si faccia vivo: riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il mondo deve sapere.

domenica 20 maggio 2007

Cheese!


Un morticino di Andres Serrano? Macché: è Heath Ledger nei panni del Joker in "The Dark Knight" di Chris Nolan.
Difficile farci dei pupazzetti, con una faccia così.
In compenso, ci si può fare un film fottutamente spaventevole. Brrr.
Nel frattempo, sempre a proposito di Comic Book Movies, è uscita la mia "precensione" di "Watchmen". La trovate al solito posto.

mercoledì 16 maggio 2007

Ciao Darwin


No, non sono stato colto da improvvisa passione per Paolo Bonolis. È che ieri sera c’è stata la prima del film che celebra il trofeo istituito a Stanford nel 1993 per premiare chi migliora il corredo genetico umano “Rimuovendosi dal mondo in modo spettacolarmente stupido”. L’instant-movie d Finn Taylor, però, è fiction: divertente, ma sempre fiction. Molto meglio, invece, quello che c’è in Rete. Tipo il sito ufficiale dei premi Darwin. O la voce Darwin Awards su Wikipedia. E per gli stomaci robusti c’è anche YouTube: digitando “Darwin Awards”, saltano fuori dei saggi di Masoardimento come questo. Enjoy. Ah: il film esce il primo giugno.

lunedì 14 maggio 2007

Dio c'è


Ammettiamolo: negli ultimi tempi, i segni del Suo avvento si erano fatti sempre più pressanti. Un intero inverno sopra i 5 gradi. Heath Ledger e Aaron Eckart nel cast di "The Dark Knight". I migliori dischi dei Genesis era Gabriel in standard 5.1. Le strip vintage di Lanterna Verde in tutte le edicole. C'erano già tutte le premesse per un'estasi mistica in piena regola.
Ora, però, ci abbiamo pure la famosa prova ontologica. Leggete qui e pentitevi, miscredenti.

mercoledì 9 maggio 2007

Stelle cadenti


Moore, Oklahoma. Maggio 1999. Dentro un camper parcheggiato nel giardino di una anonima villetta dei sobborghi, una ex attrice di 36 anni muore soffocata nel suo vomito per overdose di barbiturici.
Il suo nome è Dana Plato.
Anche se nessuno se la ricorda più, una volta Dana era famosa. Era la Kimberly Drummond di “Il mio amico Arnold”.
Figlia esemplare e sorella esemplare.
Fidanzatina ideale esemplare. Almeno per il sottoscritto.
Un ricordo pulito.
L’incanto dura finché non scopro che fine ha fatto. E finché non ripercorro a ritroso le tappe di un calvario che è molto americano e molto normale.
E che mi lascia addosso lo stesso dolore caldo e dolciastro dei racconti di Thom Jones o dei film di Alexander Payne.

Ogni anno, in questi giorni, la primavera mi si struscia addosso.
Io penso a Dana, e la abbraccio forte.
Ogni anno, è come innamorarsi. Ed è bellissimo.

lunedì 7 maggio 2007

Spider-Mayhem


Visto il grande successo di pubblico e le lusinghiere recensioni di Marvel-Maniaci storici come il MML nazionale, a scrivere un pezzullo sull’ultimo Spider-Man di Sam Raimi non mi ci metto nemmeno: non voglio passare né per snob, né per bastian contrario né per servo della DC (Comics).
Invece, mi accontento di buttar giù i 10 motivi per cui credo che ogni amante del fumetto originale di Lee & Ditko farebbe meglio a risparmiarsi la fatica (o al limite, ad andare a vedere il film di Sam Raimi col culo parato).

1) Spider-Man 3 è scritto con i piedi.
2) Spider-man 3 è scritto con i piedi.
3) Spider-man 3 è scritto con i piedi. Davvero. Sul serio.
4) Il personaggio più simpatico del film schiatta nel sottofinale (e no, non si tratta di Spider-Man, e nemmeno di Mary-Jane o Gwen Stacy).
5) Tutti i membri del cast sembrano spaesati e “fuori parte”. In più, con l’arrivo di Bryce Dallas Howard e Topher Grace, il tasso di fighetteria ha raggiunto livelli intollerabili: il film sembra una puntata di “Melrose Place” sotto estrogeni.
6) Il “dark side” di Peter Parker ricorda molto “The Mask”. E quello, diciamolo, non è che sia proprio il miglior comic-book movie mai arrivato sugli schermi.
7) L’Uomo Sabbia sembra la mummia di “La Mummia”. Anzi, sembra proprio una mummia. Nel senso dell’imbalsamato.
8) Gli effetti digitali sono troppi. E francamente bruttini.
9) In tutta la pellicola c’è un solo cliffhanger degno di nota. In compenso, ogni due per tre si tenta il climax.
10) Il film è interminabile. E nonostante le due ore e venti, sciupa facce e nodi narrativi senza risparmio.

Poi non dite che non vi avevo avvertito.