martedì 31 gennaio 2012

ACAB (All Cops Are Babbions)











Per rinfrancare lo spirito fra una cazzata e l'altra, un po' di real Tv à la America's Most Wanted. La cosa più incredibile è che gli intrepidi tutori dell'ordine ammericani riescano a non scoppiare a ridere nell'esercizio delle proprie funzioni. Training ad hoc o semplice coglioneria? Saperlo.
Grazie a Marco cinque per la dritta.

lunedì 30 gennaio 2012

Mi ricordo "Non è terrestre"

Domandona di papà mio circa 1970 sl suo piccino aspirante paleontologo in erba di quella buona, però: "Chi sparava ai dinosauri?". Ah, saperlo. Ecco, Peter Kolosimo aveva tutte le risposte. Evidentemente affetto da strabismo di Venere, Kolosimo vedeva venusiani dappertutto - dentro le piramidi maya, nei capoccioni dei bambini giaguaro olmechi, nelle statuette dogu giapponesi, a Stonehenge. Dischi volanti in visita sul nostro pianeta per insegnarci come stare al mondo fin dall'alba della civiltà, ecco l'idea. E pace se all'epoca i più ci davano del pirla e oggi invece ricicciano senza pietà né ritegno con puttanate tipo Ragazzi mucca contro Alieni. Nemo propheta in patria, si diceva una volta. Però Peter K. resta un grande della letteratura attraverso i secoli. Una volta fu edito da Sugar editore, oggi gli tocca la Mursia, ahilui e ahinoi.

And the Oscar goes to...


Così a occhio, diremmo Purgatorio: dopotutto, nelle vecchie commissioni censura della Rai, era lui a tagliare baci abbracci slinguazzate e altre scene altamente peccaminose. Ciao Oscar Luigi, salutaci il grande emiciclo parlamentare celeste.

sabato 28 gennaio 2012

Mi ricordo Katiuscia

Grandissima fotoromanza d'antan: qui i dettagli.

Le chiacchiere stanno a Zero(calcare)

Calma piatta nell'oceano a fumetti (almeno fino al 16 febbraio: poi ahyaaaak a strafottere). Nella bonaccia, segnaliamo solo la divertente intervista a Zerocalcare pubblicata fresca fresca da Daily Wired. Forza ciccio!

giovedì 26 gennaio 2012

Di nome e di fatto

James Farentino, lo sceriffo di Morti e Sepolti, è passato a miglior vita. E siccome la miglior vita non è un film, soprattutto quello diretto nel 1981 da Gary A. Sherman, difficile che torni a farsi vivo. Applausi.

Giochi di guerra

Si regge su un perfetto equilibrio circolare il sesto romanzo a fumetti Bonelli, Linea di sangue, realizzato dall'inedito tandem Tito Faraci-Roberto Diso. Quello, più la qualità intrinseca delle migliori produzioni bonelliane - quel perfetto mix di documentazione e fiction che ha fatto la fortuna di tante pubblicazioni.
La Storia è quella della battaglia di Montecassino, però vista con lo sguardo di un cast stile pochi maledetti e subito che è un omaggio/variazione sul tema al Padrino di Mario Puzo. Il figlio di un Don va in guerra per affrancarsi dall'ombra di papà e cercar la bella morte, e posto che la gang rivale complotta per farne una vera finta vittima di guerra il Don gli incolla al retrobottega un'assicurazione infortuni formato sicario triste solitario y final. A parte, come torrentelli carsici, gli opportuni flashback malavitosi, più una casta tresca romantica fra la figlia del vecchio killer e il figlio del Padrino. Poi la guerra fa le grandi pulizie di primavera. Gran finale in pieno bildungsroman, e tutti a casa.
Diso e Faraci guidano la jeep con disciplina militare, evitando le buche più dure e procedendo spediti lungo la statale 264 pagine con l'occhio pallato sulle mappe del Comando. Sul sedile dietro, che poi è una panchetta, rancio ottimo e abbondante di aurea mediocritas, nell'accezione più nobile del termine. Non una cannonata, ma nemmeno una corvè: la dirty war crepuscolare sta dalle parti dei Soldati Fantasma e dei Sergenti Rock, però con meno retorica. Perché sì, We Were Soldiers, ma paisà.

mercoledì 25 gennaio 2012

Il tormentone più irritante della storia


Da Rodney Clark alias El Mudo, tre minuti che sembrano tre ore: Chacarron Macarron. Grazie a Zanghì per la segnalazione.

martedì 24 gennaio 2012

Mi ricordo Il Tenero Giacomo

Bombetta, baffoni e maglietta a righe, l'omarino chapliniano di Hans Jürgen Press ci ha rimandato all'ultima pagina fino al 2002. Poi stop. Però senza ombra di dubbio esso vive e lotta insieme a noi in qualche angolo del cuoricione del pueblo unido. Fino all'ultima pagina, ovviamente.

Senza parole

Improvvisamente mi viene voglia di farmi un bifidus.
E sì, non so voi, ma io la prendo come una ulteriore conferma che il 2012 sarà un anno davvero pesante.

sabato 21 gennaio 2012

E mentre aspettiamo che passi la maledetta influenza bis


Nel senso che è la seconda che mi faccio quest'anno, un po' di pubblicità. Che spiega, fra l'altro, la mia passione per i labrador.

venerdì 20 gennaio 2012

Bigazzi amari

Era meglio quando c'erano gli Squallor, Accidenti.
Giancarlo è, era, quello bassino al centro.

mercoledì 18 gennaio 2012

C'era una volta Robert Carlyle

Tipo al venticinquesimo del primo tempo del primo episodio di C'era una volta mi viene come un petrificus totalus e sprofondo nel profondo fondo di un sonno inquieto misto risvegli bruschi e crampi da volo intercontinentale. Capita, quando ti abbiocchi sul divano. Nel frattempo, ho visto cose che voi umani. Perché il bello spunto intravisto nei trailer, cioè fiabe classiche in versione mishmash perturbante modernizzata in chiave jung-noir, che sulla carta funzionava benissimo, sullo schermo non funziona un cazzo. Colpa dei costumi da Melevisione, degli effetti digitali orendi e di un cast ricco ma malamente assemblato. To add insult to injury, Robert Carlyle nel ruolo di Tremotino: come assegnare il ruolo di Gandalf a Nanni Moretti. E, Robert, va bene fare il cattivo di James Bond, va bene fare il giovane Hitler, ma vederti aggirare nel fantabosco addentando mele avvelenate senza crederci neanche un po' fa proprio male al sospensorio dell'incredulità: la doppia tag con annessa iscrizione all'Albo praticamente vien da sé.

martedì 17 gennaio 2012

Tequila per tutti!


Will Ferrel, Gael Garcia Bernal, Diego Luna, un Messico molto Mel Brooks e una sceneggiatura che è praticamente un guacamole di tutti i luoghi comuni dell'action tex-mex à la Robert Rodriguez: Casa de mi padre è decisamente il mio film dell'anno. Peccato che in Italia non uscirà mai. E che anche dovesse uscire, lo doppierebbero sicuro rovinandolo irrimediabilmente.

lunedì 16 gennaio 2012

Mi ricordo la Simca 1100

Un po' come la Fiat 127, ma molto, molto più anonima e brutta. Più brutta anche della Simca 1000, che detto fra noi era orripilante di suo. Epperò: successone con infinite variazioni sul tema, compreso una specie di suv ante litteram non privo di un suo fascino da Guilty Pleasure. Prodotta fra il 1967 e il 1985, fu sostituita in catena di montaggio dalla prima serie della Renault Espace: un carrozzone che in caso di total recall si ricorda molto, molto più volentieri.

sabato 14 gennaio 2012

Romanzio Criminale





Non avendo mai coperto Base Luna, mi ero zompato a pie' pari la parodia di Romanzo Criminale - La serie. Giochino facile facile, visto che Romanzo una vena parodistica un po' spaghettiwesternpoliziottesca ce l'aveva già di suo. Però non malvagissimo, Daje. E il channeling di Bombolo è veramente ottimo e abbondante.

venerdì 13 gennaio 2012

La sentina di tutti i mali: Maria Grazia Perini

Da quando avevo scoperto che la Frieda Boher di Necron era praticamente la versione a fumetti di Maria Grazia Perini, la Maria Grazia Perini si era stabilmente insediata in cima alla mia personale Top Ten delle redattrici di fumetti che mi piacciono di più.
Aggiungiamoci anche il fatto che già la amassi follemente quando portavo i giornaletti corti e arriviamo dalle parti dell'idolatria più pura, tipo che se me l'avesse chiesto mi sarei prodotto in situazioni Jackass tipo stilare gli appunti delle riunioni condominiali in caratteri gotici, fare i gargarismi con l'acqua del naviglio o leggermi tutti gli episodi delle Ninja Turtles disegnati da Cimpellin.
Da qualche settimana, però, qualcuno mi sta costringendo a mettere in discussione la mia fede in Santa Maria Grazia. E per quanto finora le sia rimasto fedele, sotto sotto l'eresia mi stuzzica: perché da una querelle polemica polemicosissima potrebbe uscire il tormentone degli MGPFacts. frustrati di tutto il mondo, unitevi: se l'Italia è in crisi, il buco nell'ozono si allarga, l'amato bene vi scarica e il mondo è cattivo e ingiusto, probabilmente è colpa della Perini. Che cazzo, la tipa non è nemmeno laureata.

mercoledì 11 gennaio 2012

Mi ricordo la settimana bianca

Mi ricordo il torpedone che parte, mentre io seduto in fondo tutto imbacuccato spezzo il cordone ombelicale insieme con i Fantastici 4 di Lee e Kirby. O quella salopettona di plastica rossa che sembrava quella dei piloti di UFO e maledetto me per la volta che non sono riuscito a toglierla abbastanza in fretta e mi sono fatto la pipì addosso. O quella volta che la settimana bianca l'ho passata tutta in albergo sotto le pezze perché proprio sul più bello mi era venuta l'influenza. O le uniche posizioni che ero riuscito a imporre ai miei sci Freyrie rossi bianchi e blu, uovo o spazzaneve che tanto non combinavo altro. E poi mi ricordo le medaglie a fine corso: fiocchi di neve placcati gloria a ventiquattro carati per sentirsi un po' più grandi un po' più in fretta. Bello.

Videoburrito frainteso


Il vigoroso Chuy Lizarraga ricorda al preg.mo pubblico che il termine Botana può essere efficacemente tradotto nel sostantivo maschile spuntino.

martedì 10 gennaio 2012

Fascio Victims

Dopo l'imperdibile Un pornotopolino tra i pirati di Bob Levine, ecco un altro saggio piuttosto interessante tutto giocato poco oltre la gabbia delle tavole a fumetti: Eccetto Topolino, parole e musica del trio molto Lescano Gadducci-Gori-Lama, qui impegnatissimi a gorgheggiare tulli-tulli-tulli-tulli-pan svirgolando fra i fumetti del ventennio. Sotto il vestito in autentico orbace, molte interessanti digressioni sulla difficile convivenza fra immaginario All American e censure di regime: con molti carteggi inediti, molte sorprese, molta ciccia da tastare. Compresa la sconcertante rivelazione sul perché in italia Mandrèik si pronunci romanamente Mandràche. 450 pagine, 35 euro. Da Nicola Pesce editore.

lunedì 9 gennaio 2012

Buon 2012

Inizio anno a base di scartoffie pre-adottive, con un carico di sbattimenti fra anagrafe tribunale ospedale che racconterò a parte quanto prima con una foto perché sì, in certi casi un'immagine vale più di mille corse a vuoto. E a proposito: buon 2012 a tutti dall'immenso Magnus. Che per gentile intercessione di Rizzoli Lizard quest'anno ci offre a sedici euro dodici mesi di uhhh e ahhh e ohhh disegnati benissimo sulle curve di alcune fra le sue migliori pin-up. Con tanti auguri di un fine katun davvero spudorato a tutta la spettabile clientela. Prosit.

venerdì 6 gennaio 2012

Per aria tira una brutta aria


Ho tenuto duro tenuto duro e tenuto duro per tenermi alla larga dagli spoiler.
Poi ho trovato questo e non gliel'ho fatta più.
Che il fuoco divampi!

mercoledì 4 gennaio 2012

Esselingua





Epic fail del compagno Tornatore: un paghi uno prendi due di discutibile sfarzo nonché rara miseria creativa sponsorizzato da uno dei peggio arpagoni dell'imprenditoria nostrana. Diceva Gaber: qualcuno era comunista. Ora vende la propria dubbia virtù a tranci al banco gastronomia del Super.

Qui sotto, il nostro mentre tenta di arrampicarsi eroicamente sugli specchi che manco Tom Cruise in Mission: Impossible. Impagabile (in senso lato, s'intende).

domenica 1 gennaio 2012

Tutta salute

Tempo stimato di caduta in picchiata nel più profondo degli inferi, fra i satanassi col forcone, le piscine olimpioniche di cacca bollente e i call center con pagamento a cottimo: 1' circa.
Buon anno nuovo, vecchio figlio di puttana.