venerdì 27 settembre 2013

Barley Arts

Ooopsie

La brasserie che non ti aspetti è nell'angolino in basso a destra della Sardegna, in un paesino che ha un nome che sembra uno scioglilingua, Maracalagonis. Qui, i baldi giovani della Barley producono una decina di birre da degustazione. Si va dalle "classiche" Friska, Sella del diavolo e Toccadibò - una bianca, una rossa e una golden strong ale - a ibridazioni più ardite e intriganti a base di ingredienti 100% made in Sardinia come il vincotto locale, la sapa, o il miele.
E per quanto l'idea non sia male, per gustare al meglio una Barley non serve nemmeno farsela fino in Sardegna: Come si vede qui, l'Itaglia tutta pullula di concessionari delle fuoriserie prodotte a Maracalagonis. Tutti al banco, e cin cin.

mercoledì 25 settembre 2013

Il buono è brutto e cattivo

"Come sarebbe, aveva scritto anche «Commando»"?

Luciano Vincenzoni, sceneggiatore degli spaghetti western di Leone, più le commedie di Germi, i buddy movie di Corbucci e molte altre cosette interessanti, al suo rientro in Italia dopo la lunga parentesi hollywoodiana):

Lì i miei amici erano Wal­ter Mat­thau, Frank Sina­tra, Kirk Dou­glas, Billy Wil­der… Le donne erano la figlia di Sina­tra, le attrici… Sono venuto in Ita­lia e per voi un attore è Aba­tan­tuono. Mi ricordo, ero appena arri­vato a Roma e un mio col­lega, Ser­gio Donati, con cui ho fatto molti film, mi ha por­tato al cinema: vieni a vedere, c’è un film in via Cola di Rienzo. Era un film con Aba­tan­tuono: dopo venti minuti ho detto, torno in Ame­rica. Mi è pas­sata la voglia di scri­vere film e mi sono messo a scri­vere per i gior­nali. Per chi scri­ve­rei? Non ci sono i regi­sti, non ci sono i pro­dut­tori, non c’è più nes­suno.


(Da ieri non c'è più nemmeno Vincenzoni, purtroppo).

venerdì 20 settembre 2013

Svanire in grande stile



"Punto zero" di Richard C. Sarafian: Tarantino e Rodriguez molto, ma molto prima di Tarantino e Rodriguez.
Ora Sarafian gira altrove ma il suo Kowalsky benzedrinato i suoi pulotti e le sue donnine nude in motocicletta rimarranno nei secoli dei secoli, Amen. Il film completo, just in case, è qui sul Tubo.

mercoledì 18 settembre 2013

Basta seghe

Fu fondata, ora è sfondata

Dopo Bob Guccione, ora defunge pure Penthouse.

martedì 17 settembre 2013

Magno con Lauda: Rush

Rush. Diffidare dalle imitazioni


Raccontare la rivalità fra il precisino nevrotico Niki Lauda e il figaccione James Simon Wallis Hunt e già che sei lì anche il formidabile campionato di F1 del 1976, quello dello spaventoso incidente del Nürburgring e del ritorno dall'aldilà dell'austriaco dal cuore di ghiaccio: non proprio impossible la mission di Ron Howard, formidabile suonatore di retoriche hollywoodde, quindi perfettamente in parte per questo kolossal sparagnino da 38 milioni di dollari. Nonostante la bontà dello spunto, il gioco regge laddove lo concede la non impeccabile sceneggiatura tutta bromance spiegoni e afflati melò fatta su a martellate da Peter Morgan. Alla sufficienza piena ci si arriva con la prova d'attore davvero camaleontica di Daniel Bruhl, un Lauda perfetto, e con l'approccio narrativo di Richie Cunningham, che rilegge la rivalità sportiva fra piloti con un inedito retrogusto da film western, con bielle e pistoni al posto delle spingarde. Non il miglior spettacolo sulle corse possibile, perché ci si divertiva molto di più con il Death Race 3000 originale, con Street Racer o al limite pure con le Wacky Races: però un film piacevole, tecnicamente ineccepibile nonostante il look low budget o forse proprio per quello, perfetto per tenere desto il ricordo dei bei tempi che furono. Un classico, proprio no: come i bolidi in oggetto, romba all'interno del campo visivo, passa e va: un attimo, ed è già lontano, perso fra le chicane della memoria.


La seconda fila, fila



lunedì 16 settembre 2013

Bad Boys Never Grow



Sarò io che invecchio, ma mi pare che questo quinto GTA nulla aggiunga e nulla tolga ai precedenti episodi della serie. Soprattutto in termini di puro spettacolo. Il che, visti gli oltre 250 milioni di dollari di costo e i cinque anni di lavorazione fa un po' Meh. No?

Noise Reduction

Zero fruscii


Il silenzio di Ray Dolby è ovattato come non mai.


venerdì 13 settembre 2013

La ballata di John e basta

Slurp, slurp

No, non è vero, in All You Need Is Love - John Lennon artista, attore, performer, la mostra che apre i battenti proprio oggi in quel di Modena, c'è anche tanta Yoko Ono. Ma per una volta, la multiforme e un tantino invadente presenza della signora Lennon resta, si fa per dire, ai margini del discorso: perché, come da titolo, qui si celebra l'altro Lennon, quello che fra un classico del pop e l'altro passava con nonchalance dal tavolo da disegno ai set fotografici, dal cinema alle gallerie d'arte, dai libri alla performance art. Una mostra stimolante, necessaria, imperdibile: all we need is John.

martedì 10 settembre 2013

Mi ricordo l'altro 11 settembre



Quello del 1973, con il suicidio di Salvador Allende, i bombardamenti al Palacio de la Moneda e l'inizio del regno sanguinario di Augusto Pinochet. Un undici settembre che a pensarci bene, non fosse finito così, forse nel lungo periodo non ci sarebbe stato neanche quell'altro, chi lo sa.

lunedì 9 settembre 2013

Vento e tempesta: l'autunno secondo i Genesis del 1978


I primi brividi di freddo che sgomitano per affacciarsi alle finestre aperte la mattina presto. Il blobloblop del bollitore, preludio al profumo ambrato dell'Earl Grey che sale dalla ceramica dello staffordshire accanto al camino acceso. Le foglie ingiallite che scricchiolano sotto le scarpe, in sintonia con i sentori di erba bagnata che riempiono l'aria frizzante. L'abbraccio ruvido di una giacca di tweed. E dallo stomaco, una specie di piccolo languore sconsolato, quell'inquietudine che anticipa le lunghe notti dell'inverno, il rimpianto per la bella stagione che finisce, la tensione per quella che verrà. A trentotto anni dall'uscita, incredibilmente, Wind & Wuthering resta la miglior trasposizione possibile su Cd dei colori dell'autunno, un palmo sopra le ballate intimiste di Mark Hollis e soci, la malinconica compostezza dei Gazpacho o le nevrosi dei migliori Radiohead. Musica pura, non adulterata, complessa ma incredibilmente orecchiabile, creata da una band che stava incominciando ad affrancarsi dall'ombra del mattatore Peter Gabriel, e per l'occasione aveva affidato la regia a un piccolo maestro di rock melanconico come Tony Banks. Sotto la copertina, un frullio nebbioso di corvi firmato dall'illustratore Colin Elgie, gli ultimi brani epici del gruppo, liberamente ispirati alle atmosfere di Cime tempestose: episodi à la Braveheart come Eleventh Earl of Mar, fughe jazz-rock del calibro di Wot Gorilla o Unquiet Slumbers for The Sleepers, e le fiabe in musica All in a Mouse's Night e Afterglow. Presto, Steve Hackett avrebbe tolto ai Genesis gli ultimi scampoli di autentico lirismo, lasciandoli al pop-rock acido e leccato degli Anni 80. Presto, il punk avrebbe scalzato il prog dalla scena, relegandolo in un angolo. Presto, l'apparenza avrebbe assestato la zampata fatale alla sostanza, in una esplosione glitterata di paillettes e ciuffi laccati. Presto, ma non ancora: immersi nel paesaggio crepuscolare di Wind & Wuthering, sciarpa al collo, restava ancora un po' di tempo per sognare.

venerdì 6 settembre 2013

Poverhoeven



Eccolo qua, il nuovo Total Recall. Clarence Boddicker, quanto ci manchi.

Per voi giovani: Rage Comics

Lollare, oh-oh

Y U NO GUY è riciclato dirattamente dal manga Gantz, dove a un certo punto fa bella mostra di sé un tizio con gli occhi strabuzzati: incredibile ma vero, per imprimerlo a fuoco nelle meningi di gente che Gantz non l'ha mai nemmeno letto, è bastato ritagliarlo da lì e appiccicarlo su un disegnino fatto a cazzo. È andata più o meno così anche per TROLLFACE, creato da tal Whynne nel 2008, e ben presto assurto a fenomeno della Rete: lì, il punto di partenza era Rape Rodent, alter-ego incattivito e laido dell'iconico Mighty Mouse, oggi dimenticato nell'angolo più buio di un server di Google. LOL GUY, occhio strabico à la Frankenstein Junior e bocca contratta a immagine e somiglianza di una grottesca trombetta, in origine era un osceno saggio di morphing su Photoshop: visto, piaciuto, ricicciato in un bianco e nero da fanzine punk Anni 70, dal 2010 è un beniamino dei più piccini. Benvenuti nell'universo dei Rage Comics, quelli che in molti chiamano memi -  sbagliando - e invece sono una versione riveduta e corretta delle vecchie maschere della commedia dell'arte. Un cast sterminato e in continuo aggiornamento di personaggi in cerca d'autore. Tutti basati sul gergo dei social, e tutti creati per dare il meglio di sé in una serie infinita di strip disegnate male perché realizzate solo e unicamente con MS Paint, programma di disegno pasoliniano targato Microsoft. Un universo compiaciuto, consapevole, sporco e divertentissimo di character che hanno la pulizia formale delle strisce di Beavis e Butthead e la vitalità brufolosa dei nerd che si ammazzano di seghe, il potenziale semantico dei glifi maya e degli ideogrammi cinesi e la sintesi dei segnali stradali, il potere ipnotico di certi loop dei Radiohead e il potenziale eversivo del Joker di Chris Nolan e Heath Ledger. Il sito di riferimento è questo. Buon pro.

giovedì 5 settembre 2013

Mi ricordo Bozzetto



Bruno Bozzetto, figo assoluto, e molto ben rappresentato sul tubo, dove c'è un sacco di roba sua. Tipo questo delirio à la Monthy Python Flying Circus.

martedì 3 settembre 2013

Sul pezzo, again

Ho scritto mano sulla sabbia


Pensierini sparsi al ritorno delle vacanze. A un passo dalla vita, cioè quello che capiterà da oggi in poi mentre facevo altro, come direbbe John Lennon.

Location, Location
Che ne è della meravigliosa West Coast sarda che tanto decantebbi in altri post estivi? Come le magnifiche sorti e progressive de Il grande Gatsby, it's History. Clima di scazzo palpabile fra chiringuitos e restaurantes, bagnini che guardano affogare i turisti all'orizzonte nelle giornate di mare grosso, e guai a farglielo notare, che si irritano (cfr. Capo Mannu, mar 20 c.m.), monnezza a metri cubi a profumare l'ambiente anche in posti come Piscinas, spiaggia unica al mondo per le sue dune di sabbia. E prezzi aggiornatissimi al costo della vita smeralda, con bottigliette d'acqua da mezzo litro a un euro e cinquanta. Sembra di stare in quei ristoranti di antica nobiltà che a pochi mesi dal fallimento tentano di inchiappettare gli scarsi avventori rimasti aggrappandosi al blasone e agli avanzi della dispensa. Follia pura, considerando il costo dei traghetti e degli affitti. Se continua così, rimarremo in pochi irriducibili. Quelli che hanno la fortuna di una casetta da tenere in ordine.

Sotto l'ombrellone
Fino a questo fatidico 2013, l'estate serviva soprattutto per leggere. Con la creatura a carico, è servita anche a rispolverare attività ormai dimenticate: camminare sul bagnasciuga, cercare conchiglie, fare a chi regge di più fra verticale e sabbiature varie, scegliere tatuaggini glitterati e occhieggiare riviste sugli One Direction, che mannaggia, fra l'altro a giorni mi tocca pure il film, mi sa. Incredibilmente, fra una roba e l'altra, sono riuscito anche a leggere e scrivere un po'. Consigli ancora profumati di sole e crema protezione 30: Eroi convocati di Paco Ignacio Taibo II, divertentissimo frullato di dramma, ironia e romanzo d'appendice; La Guerra De Los Z di Diego Enrique Osorno, un'ottima scusa per allenare lo spagnolo e scoprire come gira il fumo fra Nuevo Laredo e Tamaulipas; Figlio di un preservativo bucato di Howard Cruse, letto a suo tempo nella nuova edizione Magic Press e riletto con calma e con enorme diletto; Le grandi battaglie di Roma antica, con l'ultima battaglia di Marco Licinio Crasso, custerizzato dai Parti sulle rive dell'Eufrate nel 53 d.C. Basta? No, c'è anche qualcosa di light: Il lungo inverno di Di Gregorio/Ripoli, freddissimo LeStorie agostano vagamente Dennis Lehane scritto e disegnato con mente lucida e solidissimo mestiere.

Family Life
Formula di commiato ricorrente di mia figlia per me e la Ele dell'estate 2013: È il momento del vostro quarto d'ora di coppia. lusingati o affranti? Ai posteri eccecc.

Lo Zen e l'arte del Bodyboard
Okkei, è ufficiale: i (prossimi) 48 si sentono tutti. Sotto il peso del maestrale, e nonostante la ginnastica, fra i marosi reggo al massimo quanto la gomma fracica delle mie pinnette Churchill vintage 1998. Un'oretta o giù di lì. Ho bisogno di un altro paio di pinnette. 
E di una spina dorsale nuova di zecca.

Cinema
Dice che Monster University è bello quasi quanto l'originale. Sarà. Qui, il seme del dubbio alligna: visto Brave-Ribelle (brutto, fiacco, grande odore di diludendo) e in attesa di Planes (brutto, fiacco e in odore di diludendo), l'impressione è che John Lasseter & Co. abbiano perso il quid che rendeva le produzioni Disney/Pixar degli irrinunciabili must see
Qualcuno provi a convincermi che mi sbaglio. 
In cambio, posso provare a convincere chiunque che L'Uomo d'acciaio sia il miglior cinecomic della stagione. E che l'imminente Batman Vs. Superman stia nascendo sotto i migliori auspici. Apprezzabile, invece, la sorpresa di Ben Affleck come prossimo Batman. Non tanto per il character design à la Jim Aparo, quanto per la (eventuale?) possibilità di un Bat-Film scritto e diretto da Affleck medesimo. Visti Gone Baby Gone e Argo, la cosa potrebbe anche funzionare.


Scienze politiche
Berlusconi è sempre il solito Berlusconi. O forse anche no: le foto di questa estate 2013 ce lo restituiscono sempre più impastato di lifting, fard e tinture, sempre più Kimiljunghiano, sempre più grottesco. Gli unici a non notarlo sembrano i suoi supporter. Passi per quelli che gli danno il voto, che lì non c'è speranza, sentirlo chiamare 'O presidentebberluscone tutto attaccato è già durissima. Ma visto che dai e dai Silvio finirà per schiattare per sopraggiunti limiti d'età, cosa faranno i suoi tanti corifei? Si porteranno in giro il suo corpaccione comatoso come passepartout, stile Week-end con il morto? E come regolarsi con chi dirà che la faccenda puzza? Saperlo.
Nel frattempo, mentre si parlava di papi Silvio, tutti i quotidiani nazionali nessuno escluso si sono persi per strada il nono anniversario della morte di Enzo Baldoni, che il 26 agosto del 2004 moriva ammazzato per la sua idea di mondo, cosa che il medio votante forzitalico non farebbe mai, figurarsi i suoi sostenitori a tassametro. Dài, che l'anno prossimo ricorre il decennale. Si potrebbe organizzare qualcosa al Billionaire. Sempre che nel frattempo non comincino a volare atomiche fra Israele ed Iran.

Gol
Neanche il tempo di dire "Serie A", e la mia Juve si porta a casa la Supercoppa rifilando tre pere alla Lazzzio. Poi ricomincia il campionato a mille all'ora. Bello. Però, però, però. Conte, che a livello simpatia si piazza subito dopo Mourinho e subito prima di Ahmadinejad, dice che la Juve si è indebolita, e le dirette concorrenti rinforzate. Vero: il Napoli, nonostante le tendenze sadomaso di Higuain, fa paurissima. La Fiorentina di Montella è una signora squadra, che non ci ha neanche venduto Jovetic, grrr. Anche l'Inter di Mazzarri sembra tornata in pista, e vendere Matri al Berlusconian Football Club è la cazzata del secolo. Aggrappiamoci a Vidal, Pogba e Tevez, e speriamo che Llorente non sia un pianto di nome e di fatto. Ma come dice l'uomo con il toupet, visto da qui il terzo scudetto pare una prospettiva agghiacciante. Vediamo come va.

E per concludere, un po' di narcisismo
Parto per le ferie con AVSL al centotrentaseiesimo posto nella classifica ebuzzing. Scompaio dalla Rete per un mese, e al ritorno mi ritrovo qualche scalino più su. Mi pare che l'annosa questione mi si nota di più se non vengo o se vengo e sto in disparte di morettiana memoria abbia trovato una risposta. Bentornato, bentornati.