lunedì 30 aprile 2012

Thanos da morire

In scala da zero a Roland Emmerich, The Avengers è deppiù. Tagliando la testa al Topo: per una volta, il risultato complessivo è superiore alla somma delle parti. Cap e Thor funzionano assai meglio che nelle puntate precedenti (e probabilmente, anche nelle prossime). Hulk spacca in tutti i sensi, aggiudicandosi le gag migliori di un film che si ferma sempre a tanto così dal prendersi troppo sul serio. Per questo, ovviamente, c'è un prezzo da pagare: la mezzoretta di canonico spiegone iniziale, per dire. O la sequenza lunghetta, confusionaria, decisamente pasticciata, in cui Joss Whedon prova ad aggiungere spessore alle sue figurine bidimensionali. Però, inspiegabilmente, il film mantiene ben di più di quello che si intuiva dai trailer. Buon ritmo, effetti digitali un po' al risparmio ma funzionali allo scopo, e un cotè cazzarone cui è difficile dire di no. Cose brutte brutte brutte, poche. Giusto quei costumi che facevano ridere già sui fumetti, la musica di Alan Silvestri, il pizzetto tamarria canaglia di quel gran figo di Roberdaunigiunior, l'inutile 3D e un paio di maccosa tipo Jeremy Renner che dopo 10' di cazzotti pedate e sbattimenti di capoccia a destra e a manca poi non ci ha nemmeno un lividino così. Ma ehi, con i super-tizi, questo e altro.
Sopra la maggiore età, per divertirsi un sacco basta stare al gioco. Sotto i dieci anni, orgasmi multipli. E occhio al titolo del post: sembra che non c'entra niente, ma invece c'entra, eccome. Almeno per un paio di secondi.

venerdì 27 aprile 2012

Mi ricordo Bobby Sands

Prima di cadere fulminato dalla bellezza ciccia calda ambrata e corvina del centroamerica, come tutte le persone di gusto, fui pazzo per l'Irlanda. Impossibile non amare L'isola di smeraldo, le sue colline teletubbiche, la birra tiepida servita nei pub intorno a St. Stephens Green, e poi Dun Laoghaire, il DART, i maglioni dell'isola di Aran con tutti i loro ghirigori, quell'inglese così rotondo e strascicato, quel gaelico così alieno, le spiagge di Brittas Bay (sprecate, però. Un freddo della Madonna), il Mary Rose Cafè e i suoi deliziosi tramezzini al salmone fumè... impossibile dimenticare la visita alla sede del Sinn Fein, e quell'unica puntata mordi e fuggi nell'Ulster militarizzato, con le camionette e i soldati inglesi sempre all'occhio e tutti quei murales, anche quelli grigi neri sbiroli e chiazzati d'ansia.
Impossibile dimenticare Bobby Sands.
Ne parla oggi un film di Steve McQueen, il regista di Shame. Il suo primo film, che vale davvero la pena di andare a vedere, non foss'eltro che per Michael Fassbender, uno che ultimamente riesce a metter d'accordo tutti, anche e soprattutto le signore. Poi, però, tutti insieme a bere una Harp ovunque abbiano una Harp. Sláinte!

martedì 24 aprile 2012

Progressiva decadenza

C'era bisogno di un nuovo disco degli Asia di John Goodman, pardon, Wetton?
No che non c'era bisogno.

lunedì 23 aprile 2012

Favorisco i documenti

Trentuno cartelline.
E per ogni cartellina, quattro originali firmati dello stesso documento.
E per ogni originale, in media, cinque timbri diversi, un numero di matricola da ricopiare a mano e quattro firme: quelle del funzionario comunale o del notaio che ha autenticato il tutto, quelle della coppia di svitati costituita da me e la Ele, più quelle di chi si è prestato a firmare lettere di referenze, dichiarazioni sul reddito, certificati di vita, morte e miracoli, fototessere, esami clinici...
Un nulla, in confronto alle adozioni in Russia, dove ti chiedono pure l'albero genealogico, la mappa catastale di casa e l'esame del dna, e prega Dio che ogni papello abbia il timbro bello inciso e senza sbavature altrimenti te lo tirano nei denti. Per farla breve: se tutto va bene, cioè se non ci tocca rifare qualche documento per un vizio di forma, il paccone di carta qua sopra va controfirmato da tribunale e/o prefettura, e poi tradotto in spagnolo per l'invio al Dif - il corrispondente messicano del Tribunale dei minori.
Lo accennavo qui e lo ribadisco: Le scartoffie fanno male.
Per fortuna, la trafila sembra finita.
Almeno finche i documenti non cominceranno a scadere, da giugno in poi.

domenica 22 aprile 2012

Mi ricordo Snap, Crackle e Pop

I folletti dei Rice Krispies. Quelli veri, non il reboot stile schizzato delle confezioni più recenti.

sabato 21 aprile 2012

'o zombie

Dopo Achmed il terrorista morto, un'altra esilarante variazione sul tema terroristi morti. Grazie a Riccardo per la segnalazione.

venerdì 20 aprile 2012

Mi ricordo "Batman: Digital Justice"

Era l'epoca dei primi comics digitali e soprattutto dei primi Macintosh. Io avevo un Classic 4/40 fighissimo rilevato di seconda dall'Enzone. Questo ovviamente è meglio, anche se il look rigidino è sempre quello dei bei tempi. Omaggio sciatteria o Work in Progress? Ah, saperlo. Prossimamente su Cartoon Network.

giovedì 19 aprile 2012

Tipe Mentali

Bassina, piccoletta, paralitica. Difficile pensare che in queste condizioni una ex soldatessa texana possa partorire qualcosa di divertente. E invece: Head Trip. Una testata che in Italiano potremmo provare a tradurre con "Pippe mentali", e che frulla insieme in modo egregio sorellanza, cultura pop, personalità grafica e tempi comici da sit-com.
Fossi un editore, ci penserei. Da lettore, apprezzo.
Tanto da sottotitolare la gustosa tavola qui sopra per i non anglofoni. Scuse scusone scusissime per la scelta del font: ma in un contesto come questo, anche comic sans può passare per una roba ironica, n'est pas?

mercoledì 18 aprile 2012

Buon compleanno, David

Sempre più intriganti, i viral di Prometheus targati Weyland Industries. Hai visto mai che stavolta la Fox ne combina una giusta.

martedì 17 aprile 2012

Paradiso amaro

William Finley, il Batman alternativo di De Palma, è andato a suonare su una nuvoletta. Tristezza rock.

Metti un tigre nel motore di ricerca

Recensione lunga del Salgarone di Paolo Bacilieri, figata du mois. Dedicata ai detrattori e agli indecisi. Naturalmente, su nuvoletta rossa. A Mompracem, sfigotti, a Mompracem!

lunedì 16 aprile 2012

TVUMDB, BVZM

Dick Tracy insieme con il cattivo Flattop, King Kong, The Shadow, il Mickey Mouse di Floyd Gottfredson, 1941 - Allarme a Hollywood, le pin-up di Vargas, l'arcinemico Sergej Orloff... alla festa per i trent'anni del BVZM ci sono proprio tutti. Anche Giancarlo Alessandrini, che ormai si rifà vivo solo nelle occasioni speciali. O l'Alfredo Castelli in vena di divertissement dei bei tempi del Corrierino. Più che un numero memorabile, un numero memorabilia, da leggere col sorriso da Gioconda della nostalgia e un occhio a quel fatidico 1982 in cui il Detective dell'impossibile, primo eroe bonelliano non bonelliano figlio del "nuovo corso" di via Buonarroti arriva in edicola. E tanti saluti alla consecutio anche nel format: in coda allo speciale, infatti, c'è anche la ristampa anastatica del primo Martin Mystère, che però prima di diventare Martin Mystère si era presentato come Doc Robinson. Confuso e felice, sì, come in un viaggio da ellesseddì. E gli uomini in nero, che si fottano: loro, poracci, non ridono mai.

sabato 14 aprile 2012

Tranquilli, c'è Batman

Corre voce che uno dei super-eroi di Adrian Tranquilli sia la fuori, in qualche angolo di Milano. Se qualcuno l'ha visto, mi faccia un Bat-Segnale: un crociato incappucciato alto 3 m dev'essere un bel vedere.
E sì, in questi giorni ho un bel po' da fare. Poi però torno, si capisce.

giovedì 12 aprile 2012

Cercasi Superman disperatamente

Primo bilancio del passaggio di consegne dalla Planeta alla Lion: in edicola non si trova più una beata fava.
Non dico le delicatessen che la Planeta delle origini mandava in edicola ancorché fallate, che si è capito che a parte i pezzi grossi il resto non funziona (anche se poi vorrei capire come fa la Marvel a portare in edicola anche What If...!, Conan di Thomas/Buscema, il Devil Anni 70 etc etc). No, il fatto è in edicola fai fatica a trovare anche le uscite regolari di Batman e Superman. Un delitto imperdonabile, per uno pigro come il sottoscritto. Dice che è perché il distributore non è abituato a lavorare con le edicole. Be', sarebbe il caso di cominciare ad abituarsi, prima che la gggente pensino male, perché il paese è piccolo e così via. A parziale risarcimento, dal 19 aprile, plana in edicola il Superman di Panorama. Stesso format di Batman - La leggenda, quindi stessa periodicità, stessa foliazione e stesso prezzo. Chi non ha mai letto il miglior Superman (post) classico dopo la rifondazione di John Byrne, prenda nota: qui c'è tutto il Supes molto Donneriano di Geoff Johns e Gary Frank, quello di Moore e Gibbons, quello di Mozzarello e Lee (urgh), ma NON All-Star Superman di Morrison e Quitely.
a dimostrare che non si può avere tutto dalla vita.
nemmeno nell'ambito del fumetto seriale.
Con il primo numero, in edicola al prezzo speciale di € 3,90, la ristampa anastatica di quel fatidico Action Comics con l'uomo d'acciaio che rifà la convergenza a una sedan di brutti ceffi. Solo quello vale il prezzo del biglietto, però.

martedì 10 aprile 2012

Mi ricordo l'ultima neve di primavera

Bekim Fehmiu! Agostina Belli! Renato Cestié! Franco Micalizzi! Leucemia canaglia! Morte al luna Park! Commozione! Se ne vanno sempre i migliori! Bwahahahaha!

mercoledì 4 aprile 2012

blog contest un sacco alternativo: come vincere un abbonamento a "il manifesto" e vivere felici

E insomma, alla fine dalla serata alla Scighera è saltato fuori il necessario per un bell'abbonamento annuale al quotidiano comunista. E visto che Trecentosessanta numeri de il manifesto sono un discreto gruzzolo di idee, opinioni, stimoli, spigolature eccetera è giusto che chi vuole portarsi a casa l'ambito blocchetto di coupon se lo sudi almeno un po'.
Il gioco è facile facile:
1) Vai in edicola e acquista una copia del quotidiano comunista a soli € 1,50.
2) Pensa intensamente a cosa farci dopo averlo letto. Luigi Pintor diceva che va benissimo per incartarci il pesce, ma ehi, il direttorissimo era notoriamente pessimista, quindi tu devi inventarti qualcos'altro.
3) Fai una foto da prima pagina alla tua prima pagina da prima pagina.
4) invia la foto ad andrea_voglino@yahoo.it entro e non oltre il 30 aprile 2012. (Va da sé che più foto mandi, più chance hai di aggiudicarti il malloppo).
Il Soviet Supremo formato dai compagni Diego Cajelli, Tito Faraci, Marina Pierri, Gabriele Polo e Andrea Voglino valuterà le candidature secondo i ferrei principi del centralismo democratico e appiopperà l'abbonamento al più votato. Sotto a chi tocca.

martedì 3 aprile 2012

Belva cazzata


Quattrocento e rotte pagine in due giorni sono un bel leggere, non c'è che dire.

E passi che sul lavoro tocca documentarsi.

E che certi capitoli di Le belve contino tipo tre righe. Che i romanzi non vanno mica a peso. e a volte anche il vuoto serve a raccontare.

Dopodiché, stavolta Winslow delude davvero. Perché Le belve è mestiere e niente altro. Una marchetta messa in piedi in fretta e furia per fare cassa sul prossimo film di Oliver Stone. Un Il potere del cane for dummies che dell'originale non riesce a evocare né la ricchezza né la coralità né il respiro epico né i colori da grande affresco criminale, ma solo lo humour nerissimo che qui però diventa fastidioso birignao, un po' come nell'ultimo Palahniuk. E quando si arriva alla resa dei conti, non resta addosso niente, nemmeno la polvere del deserto. Gradevole fuffa, perfetta come accompagnamento per le sedute sul WC ma n.b. quelle meno impegnative, gli spostamenti casa-ufficio-casa o quei momenti che proprio non sai che cazzo fare, ti senti irrequieto e cià che ci leggiamo qualcosa. Ma per scatenare un'orchestrina tejano nello stomaco serve ben altro, hombres.
A 19,50 narcodollari da Einaudi. E no, Winslow non vola mai in economica, quindi prima di mettersi in viaggio meglio pensarci bene.

lunedì 2 aprile 2012

Trito Recall

Offrire il remake di Total Recall a Chris Nolan: quella sì, sarebbe stata una grande idea. Che Chris ci avrebbe tirato fuori un bel giochino sadico, ci scommetto.
Invece l'hanno affidato a Len Wiseman, che a giudicare da questo trailer si è appena iscritto al club dei remake inutili: ha ficcato l'originale nella pleistèscion, ci ha aggiunto qualche giappo che fa tanto esotico, un po' di paccottiglia presa di pacca da Minority Report (Colin Farrell compreso) e gli stormtrooper di Guerre Stellari.
Mettiamola così: non è che proprio proprio venga voglia di andare a grattare la porta del cinema il giorno dell'uscita.
Ah, e la mancanza dello score di Jerry Goldsmith si sente di brutto brutto brutto.