martedì 10 gennaio 2012

Fascio Victims

Dopo l'imperdibile Un pornotopolino tra i pirati di Bob Levine, ecco un altro saggio piuttosto interessante tutto giocato poco oltre la gabbia delle tavole a fumetti: Eccetto Topolino, parole e musica del trio molto Lescano Gadducci-Gori-Lama, qui impegnatissimi a gorgheggiare tulli-tulli-tulli-tulli-pan svirgolando fra i fumetti del ventennio. Sotto il vestito in autentico orbace, molte interessanti digressioni sulla difficile convivenza fra immaginario All American e censure di regime: con molti carteggi inediti, molte sorprese, molta ciccia da tastare. Compresa la sconcertante rivelazione sul perché in italia Mandrèik si pronunci romanamente Mandràche. 450 pagine, 35 euro. Da Nicola Pesce editore.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Il titolo è una citaz del nome della band Everything but the Girl ( nella vetrina di un negozio un cartello spiegava che tutto era in vendita a parte la commessa ). Anche Oasis era il nome di un negozio di dischi dove lavoravano i teneri fratelli Gallagher. Il brit pop è affetto da windowshopping. Una malattia che affligge il 60 % delle mogli e, quindi, il 100 % degli infelici consorti di quel 60%. Li riconosci immediatamente - sono quei tizi dal muso lungo che caracollano dietro una lady sorridente che divide i centri commerciali in cm quadrati da esaminare minuziosamente ( '' 'Mmore!..entro un attimo da Kasanova...al piano di sopra una puntatina da Sephora..''). Io ero, sono e sarò sempre, come diceva in altro contesto il signor Bisio quando cantava di greci sulla spiaggia in tempi in cui si poteva scherzare sulla Grecia, un Muso Lungo.

Faceva freddo. Si era a caccia di regali natalizi ( '' una cosina da pochi euri per le colleghe...sto pensando ad un set di appendiborse, il gadget che vorresti avere sempre con te al ristorante !'' ) e in Via Sarpi era già raro trovare una bottega italiana. La freccia invitava ad infilare via Bramante e scendere una scaletta a chiocciola per raggiungere il Bramans Emporium - magiche idee per le vs magiche feste. Crepascola lo puntò come un setter. Scendemmo. Il magazzeno sembrava una di quelle botteghe dove puoi acquistare un cucciolo di qualcosa che non è il caso di bagnare se non vuoi che diventi un dimonio. Il ns anfitrione era il cosplayer di Walt Disney vestito da Fred Astaire in uno di quei film in cui il clone del Namor di Bill Everett danzava leggero in frac con la sua Ginger. Ci disse di chiamarsi Manfredo Draghi e di essere stato consigliori di Lui quando c'era Lui e non era il caso di dimenticarsene. Fredo ragionava come uno 007 - aveva suggerito a Mascellone, quando le cose non andavano tanto bene, di fare in tante pallottoline il carteggio con Churchill e di nasconderlo nelle cartine di quelle monete di cioccolato che si regalano a Natale per poi spedire i dolcetti a persone fidare da una località del comasco ( operaz nota come l'oro di Dongo ndr ). Quando altri avevano riparato all'estero, il ns si era nascosto in piena vista, riciclandosi prima come stenografo parlamentare raccomandato dagli Amici degli Amici, poi si era dato al commercio di memorabilia. Portava bene i suoi annetti. Ci disse che Lui era tanto contento dei suoi servigi che, quando le cose giravano ancora x il verso giusto ed era tempo di spezzare reni altrui, rielaborò il suo maschio, italico nome x apiopparlo ad un personaggio dei fumetti dell'inimica nazione americana ripiena di plutocrati giudei di modo da poterlo pubblicare senza contraddirsi . Crepascola non sapeva + come guadagnare l'uscita ed io la pensavo come lei, ma l'occhio mi cade su un near mint di Topolino ed il Cavallo Piedidolci e non avevo + tanta fretta di uscire a riveder le stelle. Dico solo che sono stato trascinato per i capelli dalla mia signora et padrona fino a casa: è possibile che LE DONNE non tollerino che un Muso Lungo si conceda UN MINUTO per le cose che gli servono come l'ossigeno ? Cattiva!