mercoledì 7 marzo 2012

Instant Karma

Maurizio Rosenzweig è una persona rara. Perché è un artista vero, con solide basi di disegno acquisite in una lunga militanza da visualizer e affinate nei recessi di un inconscio tortuoso e vorticante come un fiume sotterraneo. Maurizio Rosenzweig è uno dei pochi, pochissimi autori di fumetti italiani a coniugare uno stile originale e non, ripeto, non derivativo con una capacità affabulatoria e un autocontrollo da neurochirurgo, che a leggere i suoi fumetti ti chiedi ammirato come cazzo fa, soprattutto sapendo che improvvisa anche sul lungo. Maurizio Rosenzweig è trasparente anche nelle zone d'ombra, che pure ci sono, perché se non ne avesse sarebbe un prodotto di sintesi, e però tutto sommato ti piacciono pure quelle che intravedi. Maurizio Rosenzweig ha i piedi ben piantati nel terreno, ma i riccioli sparsi nella stratosfera. Maurizio Rosenzweig ha aperto un blog, pardon un Tumblr, dove pubblica tutto quello che gli passa per la testa. Tutti noi abbiamo un gran bisogno di più Maurizio Rosenzweig, nella vita. Tutti tranne uno che però non dico chi è.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Ne ha bisogno PERSINO padre Gabe Amorth, contrariamente a quanto insinui, birichino.
Un esorcista con una capacità affabulatoria e un autocontrollo da neurochirurgo che improvvisa anche sul lungo e raramente fallisce - non tutti sanno che è merito/colpa suo/a se la voce di Enrico Ghezzi è fuori sincrono - quando è in missione per conto del Capo.
La storia è nota in certi ambienti: il presbitero trovò una copia della prima miniserie di Laida Odius nella petineuse di Platinette in occasione di una irruzione delle forze dell'Ordine ( il dr Occult in un one shot di Morrison e Badger inedito ndr ) nel loft della diva che stava tentando dei gorgeggi in un goffo tentativo di imitare Giuni Russo. Albi non qualificabili come near mint. Mancavano le covers ed i credits. L'esorcista decise che anche i testi dovevano essere di Mau e passò una notte degna dell'Illuminato nel sotterraneo sotto la Editoriale Corno di Viale Romagna bruciando TUTTE le coppie del numero quattro di Shanna Shock, a parte quella di Toninelli e la mia, ma questa è un'altra storia. Il rito ebbe successo e per anni MR non lavorò nei comics mainstream - un editor DC gli propose, credo, qualcosa con la Marvel Family - e sarebbe ancora l'Ultimo degli Undergrounders se Larry Bartoli e Rrobbe Recchioni non avessero barattato le loro anime immortali con un esci di prigione senza passare da Via Buonarroti, cosa che ha portato il Rosenzcoso nella casa del signor Doe.
Adoro il lieto fine.