domenica 18 luglio 2010

Liberatevi della scimmia!


Pochi cazzi: Toy Story 3 è un gran bel giocattolo. Sul piano tecnico, è innovativo quanto l'originale. E per rendersene conto basta un'occhiata alle capacità espressive dei protagonisti del film. Sia quelli in Pvc che quelli umani. Sul piano puramente filmico, è all'altezza del primo, e senz'altro meglio del secondo -che però, non bisogna dimenticarlo, era nato per l'Home Video, ed è stato dirottato in sala solo poco prima della release.
John Lasseter e soci hanno tenuto fede al motto originario della Pixar, quel story first che ha dato vita a film fantastici, belli, al massimo bellini, ma mai completamente ciccati. TS3 è contemporaneamente un cartoon sulla paura dell'abbandono, un prison movie e una dark comedy non priva di venature orrorifiche, con un cicciobello che nessun fanciullino vorrebbe nei paraggi. Qualche sbavatura di troppo sul piano del comic relief c'è: penso alle telefonatissime scivolate omofobiche su Ken, o al Buzz spagnoleggiante del sottofinale. Ma di sequel così, avercene.
Da vedere assolutamente, anche per il "corto" che precede il film, ennesima chicca di una storia che ormai fa un po' invidia.
Bambini piccoli accompagnati: dai tre anni in giù, dopo, potrebbero dormire preoccupati.

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