martedì 17 gennaio 2012

Tequila per tutti!


Will Ferrel, Gael Garcia Bernal, Diego Luna, un Messico molto Mel Brooks e una sceneggiatura che è praticamente un guacamole di tutti i luoghi comuni dell'action tex-mex à la Robert Rodriguez: Casa de mi padre è decisamente il mio film dell'anno. Peccato che in Italia non uscirà mai. E che anche dovesse uscire, lo doppierebbero sicuro rovinandolo irrimediabilmente.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Probabilmente lo sai già, ma il primo lavoro di Ferrell nello showbiz è stato fingersi Bruce Dern in pubblico, assaggiare il suo cibo e fare un paio di vasche per la main street del quartiere Tessera ( cerniera tra Cesano Boscone e Corsico per chi non bazzica la cintura milanese ndr ) dove il divo in quel periodo viveva in incognito e gestiva un bingo frequentato da sudamericani.
La figlia Laura aveva girato una pellicola piena di dinosauri e la critica non era stata tenera con lei. Considera che alcuni tra i suoi fans dai tempi di Dune sarebbero stati capaci di tuffarsi in un barile di miele d'acacia e strisciare per dieci chilometri infestati da formiche rosse mutanti pur di poter baciare una delle sue caviglie. Esiste gente così. Pfui. Io non sarei disposto a fare più di cinque chilometri. Per poter baciare il suo zigomo. E solo se Laura ricambiasse con la sua smorfia da Velluto Blu quando si parla di nasi nascosti nell'erba. Sto divagando, sorry, come mi capita solo quando si parla della Dern. O di Emily Watson. O di Tina Ricci pre Pan Am. O di Thora Birch dieci anni fa. Sto divagando, sorry. Dicevo delle reazioni non proprio entusiastiche alla performance della Divina Dern in Jurassic Park. Un mezzemaniche da 'zine di nicchia, che chiameremo ICS, scrisse nella sua colonnetta che '' la Dern nel suo tentativo di replicare la parodia della diva donataci dalla Swanson nel suo Sunset Blvd è riuscita solo ad apparecchiare una discreta imitazione di Bill Holden con il muso a mollo nella piscina ''. Bruce non la prese bene e, nel corso di un rovente incontro con la stampa, spiegò nel dettaglio cosa avrebbe fatto con le frattaglie di ICS. Nessuno sapeva allora che ICS era il figlio cadetto di una di quelle famiglie italo-americane che tendono a farti offerte che non puoi rifiutare. Non proprio un fulmine di guerra e così il suo papà - e padrino ensemble - lo aveva parcheggiato in una combo di Hush-Hush e Settimana Enigmistica perchè avesse il suo minimun wage ( al tempo era pagato come Minzolini fino al mese scorso, ma nessuno gli faceva le pulci x le spese ndr). Non proprio la persona a cui promettere di essere vittima di un antico rito vagamente lovecraftico.
Bruce rimase in Italia e sotto protezione per lunga pezza. Non ricordo quale Operativo ebbe l'idea del clone, ma l'aveva presa di peso da un articolo in cui si accennava a Prince ed alla sua mania di far gustare le pietanze a terzi prima di mangiare.
Will prese la cosa come fosse un ruolo in una fiction. Nella sala bingo imparò a parlare spagnolo e spanglish. Tutto serve prima o poi. Adoro il lieto fine. E Laura.