sabato 28 gennaio 2012

Mi ricordo Katiuscia

Grandissima fotoromanza d'antan: qui i dettagli.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Immagino che fosse il classico lavoretto per mantenerti agli studi. Probabilmente ti sei presentato al provino per accompagnare un amico - un classico - e il tizio del casting ha poi scelto te ( nei fotoromanzi la voce non si sente ) ed abbia detto a Francesco
Pannofino che era spiacente, ma quella sua pancetta da Cico non era esattamente quello che stavano cercando. Mm. Sembra roba non policorretta. Kat ha favoleggiato sul Misterioso Lino DeAndrè, come Parker sulla Mary Jane che Ditko si ostinava a disegnare di spalle in una vignetta di appuntamento mancato, credendo si trattasse di una combo di Vittorio Caprioli e del diavolo della Tasmania. Poi scopre che si tratta sì di un latifondista con un grisbi come i principi azzurri delle fiabe, ma gravato da un intollerabile spleen che lo porta ad ascoltare ad nauseam Fanigliulo ( ''A me mi piace vivere in mutande / girare x le favole in mutande'' ) chiedendosi che senso abbiano gli sforzi del prossimo ( il fattore + vicino ai suoi possedimenti ha un altro fuso orario ) se tutto termina con pochi grammi di materia biodegradata. Uno spasso, insomma. Come una frattura scomposta mentre ti tendi verso il timer di un ordigno termonucleare dentro l'inacessible caveau di una banca il giorno in cui hai finalmente estinto il tuo mutuo. Ora che ci penso, sarebbe un buon soggetto x un fotoromanzo con Pannocoso, quello a cui hai scippato il ruolo...