martedì 25 novembre 2008

Uomini e sorci (volanti)


Prima che alla cosca di idioti che attualmente regge le sorti della DC Comics venisse la brillante idea di far fuori Batman, a uccidere il Cavaliere Oscuro ci aveva già pensato Bryan Talbot. In "Maschere" (Le leggende di Batman 5, 1996) questo raffinato e meticoloso autore inglese si era divertito a immaginare che l'Uomo Pipistrello fosse il parto della mente malata di un Bruce Wayne alcolizzato in pieno rehab. Ovviamente, si trattava di un escamotage narrativo destinato a risolversi nel giro di poche pagine: ma la (ri)scoperta di un Batman improvvisamente sbagliato, fallibile, spogliato del suo ruolo di icona si era rivelata fulminante. Tanto che - durante una Lucca di una decina di anni or sono - ci avevo tenuto a far due chiacchiere con Talbot, e avevo avuto modo di apprezzare la sua creatività e la sua gentilezza.
Ora l'autore inglese torna sugli scaffali con "La storia del topo cattivo" (144 pagine, € 16), un romanzo grafico perennemente in bilico fra fantasia e realtà, frla l'orrore di un'infanzia violata e i mondi fiabeschi della storica illustratrice inglese Beatrix Potter. La nuova ristampa di questo fumetto porta la firma di Comma 22: la piccola casa editrice di Daniele Brolli, Giuseppe Palumbo & C. si conferma come una delle più vivaci del momento, e merita tutta l'attenzione possibile.

1 commento:

Fabrizio ha detto...

Eh, belle letture, quelle.
Mi aveva colpito come un pugno nello stomaco.
Quelle sedute psicanalitiche serrate in una gabbia grafica tre per tre, pulite e abbaglianti.

Il Cavaliere Oscuro azzerato.

Mah... L'hai letto RIP?

Fab