sabato 18 luglio 2015

A favore di Contro

Bù!
Forse non è un caso che Gianmaria Contro abbia atteso quasi tre annate di LeStorie per fare il suo debutto sulla collana. Il lavoro di curatore di testata lascia davvero poco spazio alla scrittura. In più, l'orrore gotico, con i suoi chiaroscuri, le sue ricercatezze linguistiche e i suoi giochi di atmosfere, richiede cesellature e tempi più lunghi di altri stili narrativi prèt-à-porter. Sta di fatto che leggendo L'innocente, trentaquattresimo numero della testata Bonelli una-botta-e-via, viene da sperare che Contro scriva di più, è più spesso: il suo thriller molto Visconti, molto Poe e una spruzzatina di Tim Burton, con le sue temperature da rigor mortis, è in grado di riservare freschi brividi anche ai lettori più incalliti. Parte del merito è anche del disegnatore Francesco Ripoli, qui alla sua seconda LaStoria dopo Il lungo inverno, e autore di una prova assolutamente maiuscola in grado di far dimenticare le (pochissime) sbavature del suo primo confronto con la inossidabile gabbia Bonelliana.  Da leggere anche il primo numero della miniserie Tropical Blues, scritta da Luigi Mignacco e disegnata da Marco Foderà: un ibrido dichiarato fra le ambientazioni esotiche di Hugo Pratt, e le atmosfere ruvidamente pop di fiori all'occhiello della casa editrice come "Mister No", per una lettura che fila via placida e scorrevole come una vela sull'oceano e lascia addosso quel piacevole senso di insoddisfazione dei migliori feuilleton a puntate. Due esempi fra i tanti, per dimostrare che la nuova Sergio Bonelli Editore non è poi così immobile/farraginosa/autoreferenziale come la si dipinge: in realtà, nell'estate di via Buonarroti c'è molto di fresco sotto il sole. 

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