mercoledì 21 gennaio 2015

Cip cip urrà (o la recensione di Birdman)





Se vai a vedere Birdman pensando che parli di super-eroi lo stai facendo decisamente sbagliato.
A meno che non ti accontenti di quel momento in cui Batman parla con Hulk e poi arriva Gwen Stacy e tu sei lì che fai uh-oh e trovi la cosa diciamo parecchio surreale.
Tornando a bomba: il film aggiorna ai tempi nostri il discorso dei massimi sistemi sulla distanza fra vita e arte già fatto da Chaplin in Luci della ribalta. O da Fellini in Otto e 1/2. O ancora da Bob Fosse in All That Jazz. E poi ci butta sopra tutti i temi cari a Iñarrítu: le aspirazioni frustrate, la serendipità, un'estetica del martirio terribilmente mexicana e profondamente cristiana, i carrelli a girare, le inquadrature claustrofobiche etc etc.
Ne esce un film curiosamente diseguale, a tratti terribilmente didascalico, a volte troppo ansioso di servire i messaggi al pubblico. Una pellicola che rivendica a gran voce i suoi prossimi Oscar. Una commedia drammatica dove i momenti surreali sono molto urlati, le scene madri molto sovraesposte, gli in-joke molto sgangherati: vedi le battutacce reality sul cast di The Avengers accostate alla scelta suicida di dare un'identità fittizia a Ed Norton.
Fin qui, i difetti. Il pregio, come da tradizione del regista messicano è che Birdman o le virtù dell'ignoranza è una pellicola recitata alla grande, e in grado di rendere molto bene tutto il sangue, le lacrime, e la merda nascosti oltre il sipario lindo e pulito di ogni cosiddetto lavoro creativo. 
In questo, in fondo, è un cinecomic atipico. Che andrebbe caldamente consigliato a tutti quelli che schizzano veleno social sui protagonisti del mainstream leggendoli superficialmente, senza nemmeno immaginare quanto fegato, incoscienza ed energia occorrano per offrire al pubblico l'illusione di poter sconfiggere la gravità. Colpirne uno per educarne cento: se solo bastasse una cacca d'uccello umano.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Mm. Seguro ? Ho letto da qualche parte che il regista non tollera altri cinecosi ripieni di picchiatelli in costume. Mi pare strano che intendesse spezzare una lancia ( la lancia del destino delle storie della JSA della DC ? ) a favore di quanto sprizzano sangue, sudore e spandex per farci dire con un personaggio dei challs di Loeb/Sale " voi credete che un uomo possa volare".

Non ho ancora visto il film, ma Ed Norton è il " mio " Riddler quando e se potrò girare il mio Birdbatman con Michael Keaton che è un cartoonist eccessivo, drogato di vita e di altro e la cui pompa sputacchia ingolfata mentre dialoga con la Death punk di Gaiman indeciso se cantare Bye bye life o Enter Sandman...ciao