martedì 25 settembre 2012

Giù nella giungla giunglosa

Primo volume del Tarzan realizzato a suo tempo da Joe Kubert per la DC, raccolto in tre tomi dalla Dark Horse e meritevolmente pubblicato nell'italico idioma da Magic Press. Nella prima, abbondante razione da oltre 200 pagine, tradotte con il giusto piglio retorico da Marco Farinelli: le origini del Re delle scimmie, le prime avventure chiappe al vento, l'incontro con Jane e altre amenità prese di pacca dai romanzi di E. R. Burroughs (Op. cit.). Più una curiosa avventura a quattro mani firmata da Kubert a partire dalle splendide accigliatissime Syndicated Strip di Burne Hogart. Più una bella manciata di schizzetti, dietro le quinte e pinzillacchere varie rubacchiate dal tavolo da disegno del grande Joe. L'amore platonicamente omo dell'autore per il personaggio balza letteralmente fuori da ogni vignetta, e la lettura provoca languori al basso ventre insieme a una gran voglia di smutandarsi e precipitarsi balzellon balzelloni al Parco Sempione o a Villabborghese o verso qualunque strapuntino di verde, e perdervisi. Ooohhhsssì. Venti euro da cacciare assolutamente, e al più presto.

4 commenti:

Michele Medda ha detto...

Twittato il link a questo pezzo. Kubert l'è sempre Kubert!

Unknown ha detto...

Grazie. grazzzie, grazzzie. Presto replico a grande richiesta e anche più diffusamente su "nuvoletta". Stay tuned!

CREPASCOLO ha detto...

Quel " Villabborghese " mi ha fatto capire dove realmemte Giù nella giungla giunglosa vuole atterrare.
Jane - una signora sola nella giungla - " ed altre amenità ". In un post di un tradottore storico di Batman. Non di Er Batman, ,a siamo nei paraggi.
La Magic Press ( televisiva ) di ieri sera annunciava le dimissioni di Renata Jane che lasciava la giungla giunglosa per tornare libera. E non dimentichiamo " Ooohhhsssì " e " da cacciare assolutamente ". Una roba da leggere con l'orologio decodificatore delle Giovani Marmotte. Birichino.

illustrAutori ha detto...

son d'accordo, goduria goduriosa... ora twitto anch'io, non c'avevo pensato (o l'avevo già fatto? Ah, troppe cose!)