mercoledì 11 maggio 2011

Cartoline dall'inferno


Mi scrive Silvio Berlusconi. In doppia copia. Una per me, una per Elena.

Dentro la busta ci trovo tre santini elettorali col sorriso bonario di Silvio. A occhiometro, la foto ha almeno una decina d'anni. Qualche aggiustatina in fotoscioppe qua e là spiana le rughe, infoltisce i capelli radi, perpetua la bella presenza di Supersilvio, sempre giovane ingualcibile e cazzuto venditore porta a porta di se stesso.

Apro il 4 facciate allegato. Programmi a confronto.

A sinistra, su sfondo rosso malabolgia, la Milano della sinistra (e non di Giuliano Pisapia, hai visto mai che qualcuno ne ricordi il nome):

Introduzione dell'addizionale comunale sull'irpef

Aumento dell'ICI per tutte le attività commerciali e artigianali (Tutte, eh)

Aumento di tutte le tariffe e di tutti i tributi locali (Tutte, ma proprio tutte tutte tutte tutte, eh)

Liberalizzazione delle droghe leggere (Tutte, ma proprio tutte tutte tutte tutte, eh)

Moschee nei quartieri (Be the first in your neighborhood)

Milano città aperta ai clandestini e ai Rom (Tutti, ma proprio tutti tutti tutti, eh)

A destra, su sfondo azzurro Valium, La Milano di Letizia Moratti:

L'unica città senza addizionale Irpef

Nessun aumento del biglietto del tram e delle tariffe pubbliche

La tariffa dell'acqua più bassa d'Italia

Raddoppio degli anziani assistiti a domicilio

Completamento della chiusura dei campi nomadi irregolari

100.000 nuovi alberi in città e 5 nuovi parchi

Due nuove linee di metropolitana

Casomai nutrissi ancora qualche dubbio, zio Silvio mi spiega tutto nelle missiva allegata: l'amministrazione Moratti ha trasformato Milano in un fottuto paradiso tropicale: Niente nuove tasse, Expo 2015, liste d'attesa azzerate negli asili, spazzino di quartiere, due milioni di metri quadri di giardini in più. Con Letizia possiamo contare su una persona pragmatica, integerrima, rispettosa degli altri, generosa verso chi ha bisogno.

Il lato buono della faccenda è che dopo 45 anni di vita in una città bruttarella, presuntuosa e classista come Milano le promesse elettorali di Silvio e Letizia mi nauseano molto meno di quello che vedo tutti i giorni guardandomi intorno. Solo pochi decenni fa Milano era un laboratorio culturale in grado di produrre artisti come Dario Fo, Lucio Fontana o Demetrio Stratos. Oggi, a dir tanto, produce l'Expo 2015. Solo pochi decenni fa, il centro di Milano ospitava pubblicitari e gattare, cinque stelle Michelin e bottiglierie senza pretese, polentòni e teròni. Oggi ospita edifici fighetti e locali fighetti for fighetti only. Solo pochi decenni fa, pensando alla milanesità, ti venivano in mente Gadda, Brera o Beppe Viola. Oggi, al massimo, Salvini.
Quando penso a Milano, mi viene in mente proprio la Moratti: una sciuretta arida, non bella dentro o fuori né particolarmente interessante che però, forte dei dané e delle amicizie giuste, se la tira da gran fica. E quando penso a Silvio e ai suoi, mi viene in mente quella magnifica scena di Batman: Year One in cui il Pipistrellone si imbuca al party dei corrotti per dir loro che la festa è finita.
Ma a pensarci bene, anche quel Batman lì è roba di qualche decennio fa: oggi, al massimo, la parrocchia ci passa Lele Moratti.

7 commenti:

MDR ha detto...

Qualche decennio fa, appunto, avevi "Batman: Year One". Oggi devi accontentarti di robe come "Il giorno più splendente".
Titolo che, peraltro, farebbe la sua porca figura in un pieghevole elettorale. Qualcosa tipo: "vota Letizia, regala a Milano il suo giorno più splendente". E sull'anta opposta, un bel fotomontaggio di Pisapia in costume da Sinestro, che per l'occasione si potrebbe pure ribattezzare "Sinistro".
Averci pensato prima, potevo vendere l'idea all'ufficio elettorale del Pdl. Però, così a occhio, da quelle parti mi sembrano piuttosto aver imboccato la china che porta a "Crisi finale"...

Unknown ha detto...

E dopo "il giorno più splendente" si annuncia "Flashpoint". A ribadire che nei fumetti e nella vita le crisi finali non finiscono mai.

illustrAutori ha detto...

cioè, vuoi dire che viviamo in una città-fumetto retta da villain di quart’ordine?

Pangio ha detto...

Questo a Milano.
Qui a Napoli è tragica, perchè chi ha amministrato la città (e non è stato B) lo ha fatto talmente male che parecchi napoletani (temo troppi) pensano che peggio non si possa fare e sono decisi a votare il candidato di B
Ora io capisco, ad es, che il problema dei rifiuti non è dipeso solo dall'amministrazione cittadina, ma che da 7/8 anni le buche nei marcipiedi siano diventate voragini, beh questo è dipeso esclusivamente dall' insipienza, incapacità e strafottenza degli amministratori locali.
O pretendevamo che fosse B a riparare i marciapiedi?
Siccome molti guardano le cose spiccie e quotidiane temo che in Campania B farà l'emplein (saprai che Regione e Provincia di Napoli sono già in mano a B)
Io per me voto il De Mag.
Saluti

Unknown ha detto...

Bravo. Però Lettieri te lo cucchi lo stesso.

Pangio ha detto...

Spero vivamente di no.
Non tanto per lui, di cui si dice un gran male e un gran bene, quanto per i suoi sponsor politici dei quali bene non si può proprio dire.
Ma la cosa che volevo evidenziare maggiormente col mio precedente intervento è che a Napoli la sinistra ha fatto di tutto negli ultimi anni per perdere le prossime elezioni comunali, come ha perso quelle regionali e provinciali.
E io non ho mica capito perchè.
Saluti

illustrAutori ha detto...

ma fammi capire, vuoi dire siamo una città da fumetto governata da villain di serie B...?