martedì 3 novembre 2009

Sempre a proposito di fumetti digitali

Negli ultimi giorni Rrobe sta postando sul suo blog una ricca e interessante inchiesta sul fumetto prossimo venturo. Quello digitale.
Personalmente, alla allegra faccenda ci credo sì e no.
E non per luddismo snobismo o altre pulsioni vetero che pure covo da quel dì. Piuttosto, perché temo che linguaggio del fumetto e linguaggio binario - salvo casi rari tipo Coreingrapho - facciano un po' a cazzotti.
Per chiarire il punto, ricorro a un caso in cui invece il mix funziona piuttosto bene: quello della tipografia cinetica. Esercizio di stile agile, godibile, stimolante, purché in dosi da chupito, e senza pretese di "pari dignità" con i media originali - un'ambizione, questa, che i fautori del fumetto digitale non nascondono, e che in my humble opinion trovo uno zinzino eccessiva.

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