domenica 6 giugno 2010
La deliranza non va in vacanza
Fino all'altra sera ero riuscito a zomparmi Alice in Wonderland di Tim Burton.
Massimo rispetto per il compagno Burton, ma ahilui, negli ultimi anni mi aveva deluso più e più volte, quindi Alice me l'ero saltato a pie' pari nonostante le proteste di Elena.
Che quando ha trovato Alice comodo comodo su SKY mi fa: a questo punto non possiamo non guardarlo.
Le prime due volte ho fatto finta di non sentire. Alla terza, obtorto colon, ho dovuto cedere.
Mal me ne incolse.
Ho scoperto di aver sbagliato tutto nel giorno gioiglorioso in cui Johnny Depp si è messo a ballare la deliranza.
A quel punto ho versato una lacrima pensando a Ed Wood, e ho giurato a me stesso che non guarderò mai più un film di Tim Burton. Neanche se ne andasse della mia stessa vita.
E con questo chiudiamo l'argomento "Film di Tim Burton". Punto e stop.
(Nel frattempo, sia ben chiaro, sto facendo anche altro, ma un po' perché sono incasinato, un po' per scaramanzia, un po' per pigrizia, rimando i dettagli a un'altra volta. Tanto lo so che la suspense non è di quelle che attanagliano).
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4 commenti:
mio
dio
(continuerò a starne lontano)
La deliranza provò anche me che in sala urlai "TIIIIM!!! SMETTILA CON 'STE CAZZATE!!!!" e rimpiansi "Il Pianeta delle scimmie" che, al tempo, credetti il fondo che non poteva essere scavato (e invece ora so che non esiste nulla che una pala ben motivata dai dollari non possa perforare).
Lo sanno tutti che il denaro non fa la felicità.
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