giovedì 30 ottobre 2008

I dolori del giovane Writer


Visto che negli ultimi dodici mesi sono stato molto cattivo, anche quest’anno mi toccherà zomparmi la mostra mercato di Lucca.
A essere sincero, mi spiace. Un po’ perché Lucca mi attizza, e un po’ perché mi perderò l’occasione di salutare un po’ di gente che non vedo da secoli. L’immenso Andrea Ciccarelli di Saldapress, per dire. O ancora Tito Faraci e Walter Venturi. O Stefano Marzorati e Luca Boschi. O... Be’, direi che così può bastare.
Il fatto è che in questo periodo mi sento frustrato. D’accordo, il lavoro non manca. C’è il progettone vintage su cui sto lavorando in questi giorni, e di cui riparleremo a stretto giro. C’è un bel rapporto con “Alias” per cui sto sbobinando una bella intervista con Nick Abadzis. Aspetto con ansia le ciano di “Casanova: Luxuria”, e mi crogiolo nell’attesa di una pausa caffè con Sergio Bonelli. Insomma, dovrei essere contento. E invece.
Il problema è che le storie a fumetti che sto scrivendo non vogliono saperne di trovare una mano che le fissi su carta.
Così continuo a ammassare splendidi studi di personaggi che restano lì fermi come manichini, schizzi di tavole che non diventano mai finish layout, magnifiche vignette in bianco e nero che aspettano una mano di colore.
E più passa il tempo, più diventa dura.
Non ho bisogno di un piano B.
Ho bisogno di un complice.
È ora di spargere la voce.

mercoledì 29 ottobre 2008

Predicando e razzolando


Qui si dice che questo farà un film su quest'altro.
Potrebbe essere un'idea.

Zac


Per chi ha amato “Hair”, “Tommy” o più banalmente “Hairspray”, “High School Musical 3” è uno stupro sensoriale.
Prima di fotterti per bene, però, la Disney ti anestetizza con una colata lavica di vaselina.
Hai voglia a dire che il post-musicarello di Kenny Ortega non toglie e non aggiunge nulla a quanto visto fin qui, che la colonna sonora sembra un prodotto di sintesi o che Zac Vanessa e compagnia di giro hanno la stessa carica erotica di una colonia di bradipi narcolettici. Per quanti sforzi tu faccia per odiarlo, questo "High School Musical 3", dopo 10’ ti ritroverai lì a battere il piedino al ritmo della bella tunza, inchiappettated and happy.
Formidabili, questi hollywoodiani: anche quando fanno male, lo fanno proprio bene.

martedì 28 ottobre 2008

Diffidare delle imitazioni


Quando vedo le vetrine milanesi addobbate a festa per Halloween mi viene una tristezza bestiale.
E mi ritrovo a chiedermi se negli States, per par condicio, abbiano cominciato a celebrare la festa della Liberazione, la sagra delle Zeppole o qualche altra ricorrenza delle nostre. Così a nasometro, direi di no.
E comunque: anche in fatto di dolcetti e scherzetti, ne abbiamo di strada da fare.
Da noi, ad Halloween, al massimo ci scappa qualche cioccolatino travestito da zucca o qualche maschera da pirla.
Niente a che vedere con quello che riescono a inventarsi in Gringolandia, direi.

lunedì 27 ottobre 2008

Eros Varesotti


Da giovedì 6 a domenica 9 novembre, all'associazione il Cavedio di Varese, va in onda la quarta edizione di CavEros, una travolgente quattro giorni all'insegna dell'erotismo colto. Film, concerti e cene afrodisiache sono il piatto forte di una piccola grande kermesse unisex nata per celebrare l'amore e il desiderio senza falsi pudori ma non senza humour.
Voglia di tenerezza o altro?
Per saperne di più, basta cliccare Qui.

domenica 26 ottobre 2008

Sulla strada


Per chi bazzica la scena prog, il nome di Martin Orford è una garanzia: questo signore inglese dall'occhio pallato alla Georges Perec ha tenuto in piedi per vent'anni con le sue tastiere signori gruppi come IQ e John Wetton Band, continuando a macinare rock sinfonico dal marcato retrogusto genesiano fino al nuovo millennio.
Ora, a quanto pare, Martin ha deciso di appendere il moog al chiodo. Ma per chiudere in bellezza, se ne va con un album che è allo stesso tempo una summa della sua lunga carriera e un caldo abbraccio ai suoi fan. L'album si chiama "The Old Road", e vale il prezzo del biglietto. Soprattutto per i nostalgici in ascolto.

sabato 25 ottobre 2008

Fuochi d'artificio


Fa ridere di brutto, il "Tropic Thunder" di Ben Stiller. O perlomeno, molto più di quanto non suggerisca il trailer che circola in Rete da qualche settimana, e che riassume per sommi capi la trama del film. Il trucco? Tanto ritmo, raffiche di gag grossolane ma urticanti e un cast azzeccatissimo, soprattutto nei ruoli di supporto. Non siamo dalle parti di "M.A.S.H." o del "Dottor Stranamore", questo no: ma man mano che gli anni passano, Ben Stiller sta imparando a giocare di fino. E non è detto che prima o poi non diventi un regista vero. Nel frattempo, comunque, le spara grosse quanto basta. Bum.

venerdì 24 ottobre 2008

Supersecretprojektvintage


Da che mondo e mondo, nell’ambiente del fumetto non ci sono segreti. O meglio, i segreti ci sarebbero pure: ma visto che l’ambiente di cui sopra è fatto di nerd che vivono ogni progetto interessante con lo stesso distacco di un crocchio di groupies a un concerto rock, stare allineati e coperti diventa maledettamente duro.
Questo per dire che faccio una gran fatica a tenermi per me quanto attiene al Supersecretprojektvintage che sobbolle nelle segrete stanze di una primaria casa editrice de Milàn per sbarcare nelle edicole a inizio 2009.
Tre cose, per ora.
Devo tenere la bocca chiusa.
Devo tenere la bocca chiusa.
Ne riparliamo dopo Lucca.

giovedì 23 ottobre 2008

Nella vita ci vuole Unità


Geniale davvero, la nuova immagine firmata da Oliviero Toscani per promuovere il new deal dell'Unità: un bel paio di chiappe muliebri coperte a stento da una mini formato francobollo. Si allude sottilmente al nuovo formato free press del giornale, ma anche al suo pubblico ideale - indovinato: noi gggiovani di sinistra che ci piacciono le buone letture, la fica e i blue jeans. Insomma, un bel botto di sessismo cheap che vorrebbe rifarsi al bel clima creativo e barricadero dei favolosi Seventies, ma al massimo ricorda "La ripetente", i dischi di Fausto Papetti o i redazionali di "Albo Blitz".
L'appuntamento con il primo numero della nuova Unità è per domani 25 ottobre.
E no, se volete saperlo niente settebello Hatù in omaggio.

mercoledì 22 ottobre 2008

Videoburrito insaziabile

La Original Banda El Limon si chiama così perché è nata a El Limon De Los Peraza, nello stato messicano di Sinaloa.
La Original Banda El Limon è la mia formazione ideale casomai facessi i miliardi e mi venisse il trip di metter su una bella serenata al mio ammmore.
La Original Banda El Limon non pensa ad altro. Lo dimostra il video di "Se Me Hizo Vicio".

Liquidato


Uno strano oggetto digitale si aggira per il Web: quello di Liquida. Un simpatico portale che raccoglie e segnala al gentile pubblico i diari on line più interessanti. Siccome il mio esprime concetti molto belli, i Liquidatori mi hanno aggiunto alla directory dei blog italiani da non perdere, fra "The online reporter" (bello) e "Inter Club Acquaviva S. Mazzola" (orrore e raccapriccio).
Ringrazio sentitamente per la cortesia e volentieri pubblico: si sa mai che qualcuno voglia approfittarne per segnalare a chi di dovere qualche blog not-to-be-missed.

martedì 21 ottobre 2008

Un illustra sconosciuto


Non fate finta di non conoscerlo, Milton Glaser: i suoi capolavori sono impressi a fuoco nelle retine di tutto l'occidente civilizzato. Presente il logo "I love NY" col cuoricione rosso cento? Roba sua. Presente il classico marchio della DC Comics? Ecco, anche quello se l'è inventato lui. E anche il poster di Bob Dylan col profilo nero e i capelli tipo spaghettata lisergica qui accanto. Queste e altre centocinquanta figate vanno in mostra al chiostro di Voltorre di Gavirate, in provincia di Varese, dal 18 ottobre al 18 Gennaio. Chi abita in zona può farci un salto: ne vale la pena.

lunedì 20 ottobre 2008

Ancora paperi


Lo so, è tutta già visto. Ma farsi scappare questo trentanovesimo numero della Dinastia dei Paperi in vendita con il Corrierone sarebbe un vero delitto. Almeno per tre motivi. Primo: il debutto nel mondo dei comics di Zio Paperone, nato come personaggio secondario e finito come si sa. Secondo: la prima apparizione di Gastone, originariamente abbastanza sfigato ma già detestabile. Terzo: una bella intro in cui Tito Faraci spiega i perché e i percome del suo amore per il Vecchio papero. Se ancora non basta, non so proprio cos'altro dire.

domenica 19 ottobre 2008

Non è acqua


“La classe” è un film lento, claustrofobico, tutto compreso fra le pareti di una scuola del ventesimo arrondissement parigino e gli scazzi di un giovane professore con i suoi alunni. Eppure, nonostante il ritmo stremante e lo stile bozzettistico, fotografa la meglio gioventù sbarba di oggi con più acume e sincerità di tutti i paolicrepet in circolazione. Fra dieci anni, sarà uno dei film-simbolo di questi anni vacui e tormentati: per ora, resta un salutare tour all-inclusive nel mondo reale, e un "must" assoluto per tutti quelli che pensano di sapere tutto sui ragazzini: diggei, mamme, educatori, preti, pusher, fumettisti.

sabato 18 ottobre 2008

Non c'è Star senza Trek


Prime immagini del nuovo "Star Trek" diretto da J.J. Abrams - quello di "Alias", "Lost", "Mission: impossible III" e "Cloverfield".
è l'undicesimo film della serie, ma è anche un prequel ambientato agli albori della serie originale.
Zachary Quinto fa Spock e Chris Pine fa Kirk.
Questo articolo di Entertainment Weekly racconta the rave and the fave of the reboot.
Io sono perplesso.
Titillato, ma perplesso.

giovedì 16 ottobre 2008

A botte col robot


Se interessa, è on line la mia recensione di WALL•E.
I commenti sono molto graditi.
Purché corredati di argomentazioni cazzute.

Amarcort


Un quarto di secolo fa di questi tempi sono a Firenze, a cazzeggiare con amici a casa di un ragazzone lungo lungo conosciuto durante l'estate. Se ben ricordo, si chiama Lorenzo.
Io vado al liceo. Craxi ha appena formato il suo primo governo, i sovietici tirano giù i jet sudcoreani e l'Aids è la novità del momento. In radio senti solo Gazebo, Irene Cara e i Police di "Synchronicity". In Tv impazza "Drive In".
Il numero uno di "Corto" è nascosto nel bagno di Lorenzo o chi per lui, sotto una pila di riviste impolverate. Lo apro, e ci trovo Pratt, Crepax e Manara. A sorpresa, salta fuori una storia di Andrea Pazienza e Marcello D'Angelo. Si chiama "Finzioni", e mescola terroristi, morti ammazzati e madeleinettes adolescenziali. È un cazzotto nello stomaco.
Prima di ripartire per Milano, gli chiedo se posso tenermi la rivista.
Venticinque anni dopo, la collezione di "Corto" è una delle cose a cui tengo di più. Me ne manca ancora qualche numero, prestato e mai restituito o dimenticato chissà dove. Ma va bene così: in fondo, il pensiero che l'ammiraglia sia ancora là fuori da qualche parte in alto mare mi consola.

Twisted Toyfare Theatre: atto secondo


Vista la mia torbida relazione con Saldapress, questo post potrebbe passare per un marchettone.
E invece, "Twisted Toyfare Theatre", il tragicomico teatrino dei giocattoli, mi piace davvero. Il secondo volume di questa saga ad alto tasso di polimeri è appena sbarcato in libreria con le sue 112 pagine di demenza a misura di nerd. Supereroi, ultraviolenza, cazzate, Photoshop, cazzate e ancora cazzate: dentro questo agile volumetto tutto a colori c'è tutto questo e molto altro ancora. Un lampo accecante di imbecillità, a soli 11 euri e 50. Yum, yum.

mercoledì 15 ottobre 2008

Perché gli alieni non sono sbarcati?


- La nostra sveglia ha fatto i capricci.

- Abbiamo grippato all’altezza di Alpha Centauri. Stiamo aspettando il carro attrezzi.

- Aaah, era il 14 Ottobre? E di che anno luce?

- Che ci volete fare: noi ET Siamo ETimidi. Magari un’altra volta.

- Non volevamo disturbare.

- Stavamo guardando la seconda trilogia di “Star Wars” e ci siamo appisolati. Sorry.

- Noi no spik vostra lingua.

- Il Xwquyxxx di casa è stato male. Se aveste in casa un Xwquyxxx, capireste. Fidatevi.

- Ci siamo resi conto che siete infrequentabili.

- Scherzavamo, boccaloni! Ma vi bevete tutto quello che dicono in Tv? Ah! Ah! Ah!

- Il comandante si è dimenticato le mappe stellari a casa e ci siamo persi lungo la strada.

- Non avevamo niente da metterci.

- Ci si nota di più se veniamo e stiamo in disparte o se non veniamo per niente?

- Abbiamo già dato, grazie.

- Le previsioni davano brutto. Non ce la siamo sentita.

- Siamo a corto di soldi. Appena arriva la tredicesima ci rifacciamo vivi, promesso.

- Le vere star si fanno sempre desiderare. Dài, desiderateci un altro po’.

martedì 14 ottobre 2008

"Cheese"


L'ultima tentazione dell'ufficio marketing Galbani: il gustoso aggiornamento di un classico del "Made in Italy".
Finalmente un prodotto al passo con i tempi.
(E grazie a Ivan per la segnalazione).

lunedì 13 ottobre 2008

Donner Kebab


Tranquilli, a quanto pare l'abbiamo scampata: nonostante le voci di corridoio degli ultimi mesi pare che il quinto "Arma Letale" non si farà.
In questa bella intervista a LA Times, Richard Donner ci spiega perché. E parla anche di Superman e di tante altre belle cosette.

Crick & Crock


Crack.

Mica male questi orrori

Suonano cattivi ma puliti, i membri di "Il teatro degli orrori".
E hanno un tiro che levati.
me li ha consiglia un amico che li considera il miglior gruppo indie made in Italy del momento.
Mi sa che ci ha ragione.

sabato 11 ottobre 2008

giovedì 9 ottobre 2008

Per aspera ad astra?


Esco adesso dall'anteprima di "Wall•E".
commento estetico a caldo: interessante ma non eccezionale.
Il robottino è bellissimo. E i suoi 20 minuti iniziali da single ti strappano il cuore.
Ma man mano che il film procede verso lo spazio interstellare le gag si fanno più prevedibili, i personaggi più scontati, le strizzate d'occhio più scoperte. Fino alla milionesima, telefonatissima ripresa del taaa-taaa-taaa di "2001-Odissea nello spazio". Sai che palle.
Di tutti i film Pixar, "Wall•E" è il più ambizioso, il più sperimentale, il più cattivo. Ma non lo è abbastanza da affondare i colpi fino alle estreme conseguenze. E si esce dal cinema pensando che anche John Lasseter e compagni possono sbagliare. Resta da vedere se per amore o per denaro. Ma questo lo dirà il tempo.
Molto meglio il corto che precede il film, "Presto": cinque minuti secchi, tirati, feroci quanto i vecchi Looney Tunes. E qui mi fermo.

mercoledì 8 ottobre 2008

Verso l'infinito e oltre


“Laika” di Nick Abadzis consta di duecento pagine intasate di dialoghi e vignette dettagliatissime. L’azione è prossima allo zero Kelvin, i personaggi sono grigi, sfigati, sovietici, lo stile della narrazione è lento, minimalista, il lettering ammazzadiottrie.
In più costa caruccio, “Laika”: quindici bombe e cinquanta.
Però, anche se la sfida lanciata da Magic Press è tutta in salita, vale la pena di affrontarla.
Perché è scritta e disegnata con un rigore e un amore davvero non comuni.
Dentro la straziante parabola della cagnolina Kudriavka c'è tutto quello che dovrebbe esserci in ogni buon fumetto: una grande storia, tonnellate di documentazione, una regia sapiente. E anche se il finale è annunciato, a fondo corsa ci si arriva con un bel groppo in gola.
Quando la nona arte tiene i piedi per terra e i confini con il mondo reale si assottigliano, catturare il lettore diventa un'impresa. Ma leggendo il Premio Eisner 2008 di Abadzis si arriva ad accettare di tutto. Anche che una cagnetta possa volare.

Steven Wilson: Insurgentes

La mia one-man band preferita e il mio Paese preferito, insieme:
un bel regalo di compleanno.

martedì 7 ottobre 2008

L'abominevole esperimento del Dr. Soffritti


Nella vita c’è una grande verità: spesso le cose migliori arrivano per caso.
Il velcro, i corn flakes e la pennicillina sono nati così. Come la dinamite, i Post-It e i raggi X. Si puntava a un certo obiettivo, e invece se n’è centrato un altro.
Gli anglosassoni la chiamano serendipity. E no, non si tratta di culo. Culo è quando le cose arrivano gratis et amor dei.
Mentre nel caso della serendipità le cose arrivano lavorando duro.
Il che ci porta a Donald Soffritti.
Donald è una delle colonne del nuovo Topolino. E anche di quello un po’ più stagionatello.
Al fumetto c’è arrivato tardino, ma bene, inventandosi uno stile elettropaffutello, personalissimo, che gli ha permesso di imporsi alla grande. Ha fatto suo un personaggio Disney, Paperino Paperotto, e ancora oggi se lo coccola sulle pagine del settimanale. Di cui peraltro è il copertinista ufficiale. Insomma, è quello che si dice uno arrivato.
E anche lui, per puro caso, ha fatto una gran cosa.
È cominciato tutto qualche anno fa, fra una consegna e l’altra, in una di quelle parentesi tonde in cui gli artisti si inventano qualcosa tanto per sciogliere un po’ la mano.
Dal pennello di Donald è uscito un super-eroe decadence. Cioè un super-eroe in pensione. Inciccito, infiacchito, pelato, un po’ rimba. male in arnese. Senza il suo tratto funambolico e solare, sarebbe stato patetico: ma così, faceva ridere.
Ovviamente, l’autore ha gradito. E visto che repetita juvant, è tornato più volte sull’argomento.
Fino ad accumulare una bella galleria di casi (super) umani Marvel e DC.
Ora, a grande richiesta, i super-eroi decadence sono un bel librotto di Comma 22 in uscita a Lucca.
Non so voi, ma io compro.

lunedì 6 ottobre 2008

Aspirin Cin Cin: secondo giro

Aspirin Cin Cin

Come sto?
Diciamo appena un po’ meglio delle Borse globali.
Oggi sono rientrato in ufficio, e riesco addirittura a lavorare.
Testa leggera come un palloncino, e gambe pesanti, però ce la metto tutta. È già qualcosa.
Per festeggiare, offro da bere a tutti. Paga Justsomerandomguy.

venerdì 3 ottobre 2008

Ancora febbre

Tre giorni a Tachipirina e Vivin C, e la temperatura non è mai scesa sotto i trentotto gradi.
A quel punto ho richiamato il dottore, che ha pronunciato la parolina magica: antibiotici.
Ora vado a Ciproxin. L'effetto generale è quello di un brutto doposbronza, ma finalmente la febbre sta calando e la tosse mi permette di dormire civilmente.
Stasera mi faccio un regalo: la prima doccia da martedì a questa parte.
Se l'influenza collezione 2008/2009 è questa qui, conto sugli anticorpi.