mercoledì 30 settembre 2009

Cheers!


Ladies and gentlemen, finalmente ci siamo.
Casanova Quinn è pronto a conquistare cuori e menti del pueblo unido a suon di paraculaggine, donnine allegre e poteri Psi.
Se ancora non sapete chi sia Casanova Quinn, qui potete fare un ripassino.
Se lo sapete, probabilmente state già trattando queste centoquarantaquattro pagine di sessodrogaerochenroll col vostro pusher, quindi presto godrete molto.
Io e mamma Saldapress, che il simpatico mariuolo ce lo siamo portato in pancia per un bel tot, siamo contenti.
Siatelo voi tambièn.

martedì 29 settembre 2009

Ditko fra noi


Dopo la bella monografia Kirbyana della BD, un altro libello non trascurabile: questo della IWD Publishing sul fantasmatico Steve Ditko. Molti bozzetti inediti e una bella introduzione di Stan "The Man", oltre a saggi critici firmati da P. Craig Russell, John Romita e Jerry Robinson. Il tutto a meno di venticinque dollari.

Prendete e mangiatene tutti.

lunedì 28 settembre 2009

Sì! Sì! Sì!


Il mio buttafuori ideale, l'ottimo Danny Trejo, avrebbe ammesso che il non sempre ottimo Robert Rodriguez sta pensando di affidargli un ruolo nell'imminente reboot di "Predator".
È ora di cominciare a sbavare.

Chiuso per lutto


Il tam tam rullava sinistramente da qualche settimana. Ma i rumors si sono concretizzati solo alla fine di questo mese: con il numero di ottobre, The Phantom saluta i lettori e se ne torna in Bengalia con le pive in saccoccia. Tiè.
La questione, ça va sans dire, è tutta economica. I lettori sotto i quaranta non hanno gradito. E fin qui, niente da dire. Il problema è che non hanno gradito neanche quelli dai quaranta in su, gli orfani del vecchio Uomo Mascherato Fratelli Spada.
Colpa di una formula editoriale troppo popolare per certi versi, e troppo di nicchia per certi altri. Adesso hai voglia a dire che forse un Phantom in formato Bonelli, magari con delle cover più fresche, magari con una filosofia più user-friendly, magari con un approccio critico più personale e marcato, avrebbe funzionato meglio.
A quanto pare, quello delle edicole non è un Paese per vecchi. Soprattutto se le badanti non si danno da fare nel modo giusto.

domenica 27 settembre 2009

SemiFreddy



La maglieria a strisce torna di moda.

Avanti Pop


"Strange Tales" è una delle pochissime miniserie Marvel che ho segnato sulla mia lista della spesa.
Niente a che vedere con la leggendaria testata che a suo tempo segnò il debutto di Fin Fang Foom, Doc Strange o Nick Fury, ovviamente. Qui si ride a denti stretti in compagnia di alcuni fra i migliori artisti underground attualmente su piazza.
Peter Bagge, R. Kikuo Johnson, Tony Millionaire, Jhonen Vasquez e tanti altri attendono la spett.le clientela in questa collanina molto pop molto chic e un pelo radical che all'occorrenza può fare la sua porca figura anche come conversation piece. Sempre che la tipa di turno venga da rinascita o giù di lì.
Post Scriptum: detto fra noi, non conterei su una imminente edizione italiana. Meglio affrettarsi.

venerdì 25 settembre 2009

Cadendo dalle nuvole


Lavorare per un settimanale tv può riservare delle belle sorprese.
Di questa faccenda, ad es., non sapevo nulla.
E dire che credevo di averne viste delle belle, nella vita.

giovedì 24 settembre 2009

Diamoci all'ittica


Steve Englehart. Marshall Rogers. Terry Austin.
Il dottor Phosphorus. Hugo Strange. Deadshot.
"Nessuna speranza a Crime Alley" di Dennis o' Neill e Dick Giordano.
il debutto di Preston Payne, meglio noto come Clayface III.
E per dessert, la saga dei Joker-pesci -una delle imprese più brillanti mai compiute dall'arlecchino del crimine.
Non c'è che dire: la nuova collana di classici DC dedicata al pipistrellone vale tanto oro quanto pesa.
Ora in tutte le fumetterie del regno.

mercoledì 23 settembre 2009

Il Fatto fange


Avrei preferito cominciare questo posto con "Il Fatto funge" o "Il Fatto fa", ma poi mi è scappato questo titolo.
Visto il trio d'attacco Padellaro-Colombo-Travaglio, mi aspettavo che la squadra del Fatto garantisse risultati e spettacolo.
E invece boh.
Intendiamoci, la formula del giornale è interessante: a farla da padrone è la poltica interna, tradotta in inchieste velenosette e ben documentate che fanno molto L'Espresso del tempo che fu, con vecchie lenze come Peter Gomez e Gianni Barbacetto in trincea.
Il problema è che a parte questo, e le chilate di antiberlusconismo giustamente stigmatizzate da altri lettori del mestiere, c'è ben poco altro: lo spazio per la cronaca, la politica estera e la cultura è ridotto al minimo, relegando Il Fatto nella nicchia dei quotidiani di complemento da accostare ai giornali "veri". E la grafica terrificante da free press di quartiere - con tutto il rispetto per i free press di quartiere, s'intende - complica non poco la lettura.
Nonostante il clamoroso successo del primo numero, insomma, prevedo un futuro di pareggi risicati, con un piazzamento tipo zona salvezza.
Un giornale molto in sintonia con lo stato dell'arte della Sinistra, insomma.

martedì 22 settembre 2009

Paperino e la bipompa


Quarto numero di "Disney Anni d'Oro". A mio modestissimo parere, la miglior antologica Disney di sempre.
Menù ricco, ricchissimo, assolutamente inaudito, con Paperi e Topi in modalità Rocco Siffredi.
In Paperino e l'errore di Paperzucum, di Cimino e Cavazzano, il palmipede scopre un mito dell'adolescenza di tutti noi: la bipompa. Una bipompa fuori campo, s'intende, ma sempre bipompa è. E chi non sa cos'è la bipompa, peste lo colga. In più c'è un tirannocoso incazzato in cavazzanoscope che fa "Xxxrrttyy", già di per sé un bel valore aggiunto. Qui mi fermerei ai preliminari, il resto lo trovate da pag. 60 in giù.
Poche pagine più in là, nel regno fatato di Shangri-Ooo-la-la, Pippo viene paparazzato da Massimo De Vita mentre, lingua a penzoloni tipo fettazza di rosbif, corre dietro a due stangone piuttosto discinte.
Inutile aggiungere altro.
Imperativo categorico: comprare subito.

Mooring Around


Un nuovo libro su Alan Moore, ma anche una mostra di tavole originali tratte dai suoi lavori: è questo il succo dell'evento che apre i battenti a Milano venerdì 25. L'appuntamento è dalle 18.30 in poi presso la libreria BooksImport di via Maiocchi 11.

Non si vince niente, ma come dice il vecchio adagio, l'importante è partecipare.

domenica 20 settembre 2009

Vertigo-go (reprise)


Me lo ricordo da quand'ero alto così, Philippe Petit. La sua impresa nello spazio aereo fra le Twin Towers, nel settantaquattro, finì su tutti i giornali. Anche sul "Corriere", che a casa Voglino arrivava puntuale tutti i giorni.
All'epoca, scrutando la foto di quel piccolo uomo che se ne andava a spesso a quattrocentocinquanta metri da terra, non immaginavo certo che le vertigini che mi strizzavano lo stomaco fossero un presagio. E vedendo Man on Wire con questa consapevolezza, rivivendo quell'esperienza a oltre trent'anni di distanza, mi coglie il sospetto che il documentario ambientato fra quelle torri scomparse sintetizzi la fine dell'infanzia di tutti i figli del boom meglio di qualunque 11/9/2001, di qualunque World Trade Center o di qualunque United 93.
Il film del funambolo che conquistò il cielo sopra New York armato solo di un cavo e un bilanciere è l'inizio del film di quelli nati fra i sessanta e i settanta. Il racconto di un'epoca molto ragazzina, nel bene e nel male. Spericolati, coloriti, incoscienti, complicati, irrazionali, imprevedibili, incrollabili, scomposti, per chiunque coltivi l'arte del sogno a occhi aperti quegli anni restano un modello. E per questo, tutti i Philippe Petit che li hanno attraversati sul filo leggerissimo e contorto delle loro ossessioni meriterebbero un monumento.
Nel libero mercato delle idee prodotte in serie, degli eventi pilotati e delle etichette facili, nel brusio indistinto del qui ed ora, storie come quella di Philippe il funambolo dai muscoli d'acciaio e della sua ossessione ardono come fari nella notte.
E aiutano a pensare che, certo, oggi no. Ma domani, magari, un altro mondo sarà possibile.
In soldoni: "Man on Wire" è assolutamente da vedere.

Chi se lo fosse perso, può recuperarlo giovedì 24 settembre alle 23 su Cult.

giovedì 17 settembre 2009

Parla Papi


Un cervello in fuga, il mio amico Mario, mi segnala questo irresistibile generatore automatico di proclami Berlusconiani.
Per metterlo in moto basta fare il refresh.
Avvertenze: dà dipendenza, ed è estremamente verosimile.

Osama non ha poi tutti i torti


"Mettiamo subito in chiaro una cosa: innanzitutto, per fare la giornalista di moda, bisogna saper fare giornalismo". Parole e musica di Laura Asnaghi, classica sciuretta bene milanese sui quaranta e tot con erre moscia ma non troppo taglio corto ma non troppo e cuccia a La Repubblica.
La sua rubrica si chiama "Elettrochic". Riporto integralmente alcune chicche tratte dalla puntata di oggi per svelare il significato recondito dell'etichetta qui sotto. E nella tenue speranza che prima o poi l'Italia torni a essere un Paese civile.

O che la jihad islamica trionfi. A questo punto, forse è meglio.

IL CUCCIOLO LAZLO DI CASA SOZZANI
Si chiama Lazlo, il cucciolo di 5 mesi di Franca Sozzani, la direttrice di Vogue Italia. Il cane di razza irlandese, bianchissimo, è super fashion e vive da mattina a sera in redazione. «Ma ha un problema - dice, scherzando, Franca Sozzani - è un po' grasso, mi sa che dovremo fargli la liposuzione». Il dolce Lazlo, dal pelo lungo, tipo rasta, è un cadeau del nuovo compagno di Franca Sozzani, il giornalista e scrittore Alain Elkan.

CORNA CON STILE
Le corna prêt-à-porter diventano un anello, firmato da Maria Licci, nota pr milanese. Ecco come lei stessa spiega la nascita di questo gioiello: «Le corna sono l'accessorio più regalato dagli uomini alle donne. Tutti ne hanno almeno un paio, recenti o vintage. E la domanda è: come portarle con classe? Ignorarle non si può, nasconderle neppure. Ecco perché indossarle è diventato di tendenza». L'anello, con una elegante testa d'alce, debutta a Milano il 27 settembre da Antonioli, in via Paoli 1.

CHAMPAGNE REFRIGERANTE
Nella notte della moda, che si è celebrata il 10 settembre nel quadrilatero che fa capo a via Montenapoleone, una bizzarra signora, fanatica dello shopping, è entrata in una boutique dove era stato allestito un rinfresco e tra lo stupore generale dei camerieri ha detto: «Presto, una coppa di champagne. Ho i piedi in fiamme». Con gesto rapido, ha irrorato le estremità con le preziose bollicine, ha ringraziato e se n'è andata.

mercoledì 16 settembre 2009

Soffocare


"È quello che avrebbe potuto succedere se Raymond Chandler avesse passato una settimana con Philip K. Dick. Certi villain fanno tanto schifo che dopo averli incontrati vien voglia di farsi un bagno, le donne fatali sprizzano piani squallidi da tutti i pori, sullo sfondo strisciano personaggi clandestini che aspettano solo il momento giusto per entrare in gioco, e ça va sans dire, il protagonista proviene da un sistema tanto marcio da far arricciare il naso dal disgusto anche al politico corrotto Rod Blagojevic".

Così lo sceneggiatore esordiente Ben McCool su "Choker", il fumetto che ha realizzato per la Image con Ben Templesmith, a mio modesto parere uno dei migliori epigoni del miglior Bill Sienkiewicz.

A giudicare da quest'intervista sembra interessante.

Emmerd

martedì 15 settembre 2009

Cinebrivido # 2498



Dopo "District 9", ecco un altro piccolo film che sembra avere tutte le carte in regola per darci una bella scossetta al sistema nervoso. Anche se per far cacare sotto gli americani generalmente basta poco.
Qui, pochissimo: un set minimale, due attori sconosciuti, una camera portatile, qualche pennellata di make-up e un po' di post-prod.
Come dire The Blair Witch Project più Camera Cafè più Cloverfield.
In Italia non si sa se esce. Ma se va bene negli Usa, chissà.
Il regista si chiama Oren Peli.
Non so voi, ma io da uno con un nome del genere mi aspetto di tutto.

Giuoco giuoco!


D'accordo, il blu è un gran bel colore, sfina e va su tutto. Ma dopo tre anni di onorato servizio, una rinfrescata al look ci sta.
Mandata in soffitta senza troppi rimpianti la testatina all’insegna dell’understatement che ci ha tenuto compagnia finora, ne ho accrocchiata un’altra che riassume alcune delle moltitudini che contengo nel mio strabiliante metro e settanta: musica, fumetto, cinema, viaggi, storia, fotografia, you name it.
Sotto sotto la testata nuova c’è anche lo spunto per un gustoso giuoco di società. Chi indovina per primo dove sono andato a pescare tutte e quattro le lettere della mia beneamata sigla, vince un tot del mio tempo di qualità. Che si tratti di un pezzullo, un aperitivo, una cena –cucino io: sono bravino- o addirittura le pulizie di casa, estoy aquì para servirlos. Partecipate numerosi. O al limite anche no. Va bene uguale.

lunedì 14 settembre 2009

"Over My Dead Bodhi"


Que te vaya bien, amigo.

Intervista col vampiro


Qualche giorno fa, Diane Nelson ha rilasciato la sua prima intervista come presidente di DC Entertainment, la versione nuova e migliorata della casa editrice di Batman, Superman and friends. Certi di fare cosa gradita al gentile pubblico, ci siamo presi la briga di tradurne i passi salienti dall’inglese al politichese, e dal politichese all’italiano. Ahem.

Sulla fusione fra Disney e Marvel e sulla nascita di DC Entertainment:

Fra l’annuncio della scorsa settimana su Disney e Marvel e la nascita di DC Entertainment, per tutti gli amanti dei fumetti e per gli autori si annunciano grandi novità, e sono lusingata ed eccitata di far parte di quest’avventura. Ci sarà da divertirsi. E ho un sacco da imparare.

Dite pure addio a tutte quelle puttanate su creatività, stile e poetica di cui si cianciava tanto ai tempi del rinascimento americano: da adesso in poi, i fumetti ce li inventiamo noi del marketing, e a sceneggiatori, disegnatori e letteristi toccherà metterli in bella. Punto.

Sulla divisione fumetti:

DC Comics è una pietra angolare di DC entertainment. È una casa editrice stupefacente e parte del mio lavoro sarà affiancare qualunque nuovo direttore editoriale. Se riesco a distrarlo dalla sua rinnovata passione per la scrittura, Paul Levitz resterà nella nostra famiglia: dopotutto, ne rappresenta una parte insostituibile.

Visto che Paul Levitz si è dimesso, non vedo l’ora di mettere le grinfie sul poveraccio che lo sostituirà. Con quel piccolo bastardo, invece, farò i conti appena manda in redazione la prima sceneggiatura per Adventure Comics: per riuscire a vederla pubblicata dovrà pulirmi le suole degli stivali con la lingua. Minimo.

Sull’acclimatamento alla DC Comics:

sto leggendo tutto quello su cui riesco a mettere le mani, tentando di immergermi con il massimo rispetto in una realtà su cui ho molto da imparare. Ma il lavoro –meglio: il divertimento- comincerà non appena arriverò a New York, comincerò a fare conoscenze e capirò in che direzione andare.


Mai sbirciato un comic book in vita mia. E non intendo certo cominciare adesso. Ma dopotutto, ehi, sono sempre la boss dei boss: alla notizia del mio arrivo, al 1700 di Broadway si è scatenato il panico. E sono pronta a scommettere che pur di tenersi il posto, gli imbrattacarte che ci lavorano digeriranno qualunque puttanata.

Sulle sue passate esperienze con i personaggi DC:

Ho avuto il lusso di lavorare su una vasta gamma di brand Warner Bros., compresi moltissimi personaggi DC. Mi sono fatta le ossa anche su un sacco di marchi extra DC. (...) In gioventù, anch’io speravo in un futuro da autrice, ma poi ho scoperto la mia vera vocazione: quella di sostenere, collaborare e spero coltivare il talento creativo.


Per me l’universo DC si esaurisce con Batman e quell’altro tizio con il pigiama azzurro, Mister Muscolo WC o comesichiama. Però a vendere Kleenex, biancheria commestibile e crocchette dietetiche per gatti ero un asso, ergo farò faville anche in questa nuova realtà. In più, sono una scassacazzi patologica: una dote che non mancherò di condividere con tutti i lacché in ascolto durante i brainstorming.

Sul parco personaggi DC:

Fra la Vertigo, Wildstorm, e tutte le altre librerie di caratteri esistenti nel cosmo DC, abbiamo a disposizione ben altro che i super-eroi tradizionali. (...) In particolare, mi interessa la Vertigo. È meno sfruttata di altre branche della DC, e potrebbe offrire grandi spunti alle divisioni Tv, video game, digital e prodotti di consumo.

Data la mia ignoranza in fatto di fumetti, ho chiesto ai miei sicari di spremere qualche esperto del ramo. Karen Berger mi ha confessato in punto di morte che i personaggi Vertigo hanno ottime potenzialità. In effetti, l’idea di una collana per lettori maturi mi intriga. Pensavo a una roba tipo “Il Vangelo secondo The Preacher”. Ho già per le mani l’editor giusto, un tal Dino Boffo.
Faremo un prodottino da vendersi l’anima al diavolo.
Se solo non avessi già provveduto.

Sul cinema:

È una parte importantissima, colossale dell’equazione, ma il cervello di tutta l’iniziativa, ovvero Jeff Robinov, mio superiore e attuale guida della Warner Pictures Group, sarebbe d’accordissimo con me nel dirvi che per noi ogni settore della compagnia è un settore chiave. (...) Occorre guardare allo stesso tempo a tutte le facce di una realtà prismatica prefigurando una situazione che possa riunire sotto lo stesso marchio pellicole ad alto budget, ma anche film a medio e basso budget. Si tratterà di lavorare con il settore tv e quello dell’intrattenimento digitale, quello dei videogame, quello dell’home video, etc. Se siamo bravi, i film avranno un ruolo chiave, ma non certo il più importante.

Se i prossimi film ispirati all’universo DC non vi piacciono, non prendetevela con me, è tutta colpa del mio capo, Jeff Robinov. E in ogni caso, tranquilli: è tutta fuffa a bassissimo budget che uscirà direttamente in Dvd con le merendine, come i cartoni della Kinder, e non vale neanche la pena di star qui a parlarne. Quindi, passo e chiudo.

domenica 13 settembre 2009

David Leccherman Show


Questa settimana doveva andare in onda la prima puntata di Ballarò.
Non proprio un programma barricadero, ma insomma: a quanto pare, "Alè" Floris è abbastanza di sinistra da mettere i brividini ai leccaculo catodici di re Silvio terzo. E poi, il quindici c'è da festeggiare la consegna ai terremotati dell'Aquila delle nuove case antisismiche progettate personalmente dal miglior trombeur de femmes degli ultimi 150 anni.
Da qui la grande idea: cancellare Ballerò spedendo in prima serata a reti unificate il campione mondiale dei leccaculo catodici. Praticamente un David Leccherman. Bruno Vespa. Bzzzz.

Ma un bello sciopero del canone, no?

giovedì 10 settembre 2009

Chi prende e chi Dante


Anche il Marcello nazionale si è unito alla folta schiera di carbonari alle prese con il grande disegno eversivo ma non troppo che stiamo portando avanti zitti zitti ma non troppo a "il manifesto" .
La vignetta qui sopra è solo un aperitivino - una delle quattro che ha realizzato ispirandosi alle ben note vicende di Papi Silvio.
Per le altre, ne riparliamo quando è il caso.

mercoledì 9 settembre 2009

Lombroso ha sempre ragione

Neanche il tempo di realizzare che la Disney si è pappata la Marvel, e la Warner risponde fondando la DC Entertainment.
Una nuova divisione che da ora in poi "si occuperà di integrare i marchi e personaggi DC nel mondo Warner".
Il primo passo della nuova gestione è stato cacciar via Paul Levitz.
Ora, non è che io sia innamorato di Paul Levitz. E nemmeno che finora Warner e DC abbiano dimostrato grande savoir faire nella gestione delle loro property. Lo dimostrano i DC Movies consumati sulle braci del development hell, le recenti, orrende serie Tv su Batman, o crimini contro l'umanità come Catwoman.
Però questa svolta stile Hudsucker Industries della DC non mi dice niente di buono.
Per una prova indiziaria punterei sulla fisiognomica:


Questo qui è Paul Levitz.


Questa è Diane Nelson, che prenderà il suo posto alla presidenza della DC Entertainment.

Non aggiungo altro.

Disperato omoerotico stomp


Esplorando il meraviglioso mondo del retrogaming a volte saltano fuori delle chicche mica male.
Per dire: Cho Aniki.
Il delirio videoludico che ha ridefinito il concetto di camp portandolo alle estreme conseguenze.
E l'unico a memoria d'uomo in cui si possano vestire i panni di uno schizzo di sperma.
No, davvero. seriamente.

martedì 8 settembre 2009

12.19.16.12.1


Visto che sono stufo di dire che sto facendo una cosa che poi smetto e ricomincio e pianto lì e ricomincio trecentosessantacinquemiladuecento volte, quello che sta bollendo in pentola nelle ultime ore non lo racconto a nessuno.
Non che sia così importante, intendiamoci.
Anzi.
Però preferisco stare abbottonato comunque.
Vediamo se le pere maturano. E i capoccioni maya portano bene.

"Allegriaaargggh!"

lunedì 7 settembre 2009

All'Ombra dell'ultimo sole


E giunti che fummo al quarto numero, il redivivo The Phantom della Eura svorta co' la ere, come si dice a Roma.
L'occasione che fa l'uomo laido è la prima autentica saga pubblicata sulle pagine del mensile: un frullatone di Thughs, cinesi, calci, pugni, mitra, pistole, coltelli, travestimenti, smascheramenti e morti ammazzati degno del miglior Tex.
L'Ombra, poi, finalmente tira fuori gli attributi, menando sparando e digrignando i denti con una grinta nichilista tipo Frank Miller ma senza tutte quelle stucchevoli didascalie, che siamo mica venuti qui per chiacchierare, ostia. Testi di chiara impronta scandinavo-varesotta, senza fronzoli e inutili digressioni psicologgiche - e chi pensa che andarsene in giro nella caldazza del sud-est asiatico intabarrati con impermeabile sciarpa cappello e calzamaglia può andare a leggersi Gipi e vaffanculo. Disegni comodi comodi ma curatissimi di Hans Lindall, che si è guardato bene Alex Raymond ma poi fa di testa sua.
Ci si diverte una cifra, insomma.
Ora che ho finito la recensione scusate, ma finisco l'acqua e menta che ho ordinato al dopolavoro, inforco le mie ciabatte marròn in finta pelle e corro a casa, che alle quattro comincia la Tv dei ragazzi e non vorrei perdermi Orzowei.

domenica 6 settembre 2009

Le strabbbuggie di Noemi



Di politica non si interessa. Però vota per Silvio, perché lui "È leader".
L'attenzione dei paparazzi l'ha sorpresa, perché lei è "una ragazza semplice".
Però sa essere anche "dolce". tanto da inventarsi soprannomi tipo "papi".
E "tenace", oh, sì. Tenace. Tanto da figurarsi un futuro da icona hollywoodiana.
La maschera da Miss Perfettina 2009 si sfalda solo quando il suo birignao inciampa sulle bugie -peggio: le "Strabbbuggie"- che si inventano su di lei le malelingue.
Ha il fascino irresistibile delle borse firmate che le piacciono tanto, Noemi Letizia: bella fuori, vuota dentro, cara ammazzata. Fatta per durare una stagione e via.
Speriamo non sia solo un'impressione.

venerdì 4 settembre 2009

Futuro interiore


La presentazione ufficiale non ha ancora una data. Ma già il prossimo 9 settembre, fra le chiacchiere su iTunes e il nuovo iPod, potrebbe saltar fuori qualcosa. Chissà.
Sul nuovo giochino della Apple se ne sono sentite di tutti i colori: chi lo descrive come un netbook più sveglio e costoso, chi come l'anello mancante fra iPhone e Macbook, chi come la solita furbata status-symbol di Steve Jobs e soci.
Personalmente, resto in trepidante attesa.
E con un unico, tragico dilemma.
Prima questo o la nuova PS 3?

Offerte



Alla TIM la mettono giù dura.
Un grazie particolare a Riccardino per l'assistenza telefonica.

giovedì 3 settembre 2009

La Bestia e la Bestia


Prime, tragiche conseguenze dell'unione contronatura fra Marvel e Disney.

Le cronache di Narni


Il Week-end fra il 5 e il 6 settembre va in scena Narnia Fumetto, la mostra mercato del fumetto di Narni.
Per chi sta da quelle parti, impossibile mancare. Guest star come Brian Talbot, Corrado Mastantuono, Luca Enoch e Carmine Di Giandomenico, da sole, meritano una visita. E se l'occasione lo permette, nella città umbra c'è molto altro da vedere: dallo spettacolare centro storico, al ponte romano di Augusto, ai tanti borghi medioevali che circondano la città amata da C. S. Lewis.
E poi, e poi, e poi.
La Narni Sotterranea.
Un posto che ha una storia tanto viscerale inquieta e inquietante da sembrare un fumetto e ancora oggi - a centinaia di anni dai suoi giorni di gloria e di terrore - è in grado di offrire al gentile pubblico una bella scarica di adrenalina stagionata.

martedì 1 settembre 2009

Questa volta è guerra


Da domani, National Geographic Channel torna sui teatri di guerra del Secondo conflitto mondiale con "Apocalypse".
Una serie di documentari zeppi di immagini inedite.
Non le solite riprese di adunate, fanfare e soldatini di piombo che ci hanno offerto finora i cinegiornali: piuttosto, un blob di immagini in presa diretta filmate da chi la guerra l'ha vista da vicino. È una lezione di storia salutare come una bacchettata, viste le decine di conflitti attualmente in corso. E soprattutto, considerando le migliaia di fetenti che hanno ancora il coraggio di parlare di guerre giuste pur di difendere un sistema economico per cui la guerra è puro business.
Appuntamento ogni giovedì alle 22.10.
Mi raccomando l'elmetto.

"Io sono Superman"


Maddai.
Insisto: dal parrucchino sembra più Lex Luthor.