Castle sembra un disegno del Ditko di The Creeper, Curtis una tavola di Colan per Daredevil - chine di John Tartag. L'alternarsi di piani americani e di primi piani fa pensare al Trama di Ratigher. Il pubblico sullo sfondo a certe cose di Bunker & Chies. Sei il primo in rete, per quel poco che ho letto al riguardo, a cui sia piaciuto così tanto il nuovo Ragno da trovarci cotanti riferimenti. Da vedere.
Ibridazione genetica, ecco il leit-motiv del film. Un tentativo miserando di fusione fredda fra il dna pazzariello del Ragno De Curtis e il cipiglio no-nonsense del Pipistrello Castellani. Ne esce un film luuungo, scolastico, notturno, frettoloso nei momenti epocali epico e tronfio in quelli leggeri. Un birignao dark totalmente privo di sense of wonder che spesso tradisce il mito e fa rimpiangere amaramente anche il Raimi addomesticato della trilogia precedente. O, più semplicemente, un brutto film.
Birignao dark sarebbe uno splendido titolo per un film dei Manetti Bros. Tina Lattanzi del popolo dei Rami è un lucertolone brollipalumbico che salta ne solito nesso dimensionale e atterra nel solito mondo post-apocalittico che sembra la casa di Darkseid il luned' sera, quando le pizzerie sono chiuse. La popolaz viaggia senza sosta e senza meta attraverso un pianeta vulnerato come la epidermide di Noriega o di Alack Sinner grazie ad un network capillare di treni con i finestri oscurati. I passeggeri, onde evitare di zombificare e finire in qualche albo saldato, passano il tempo mettendo in scena gli sketch del vagone letto o quello del Sarchiapone. Da Sandance. Forse.
Bah, in fondo è solo una delle tante interpretazioni possibili, con protagonisti non così malaccio... Intanto guardatevi questo fan film www.youtube.com/watch?&v=QKe1V4QwKLU
5 commenti:
...'nuff said!
Castle sembra un disegno del Ditko di The Creeper, Curtis una tavola di Colan per Daredevil - chine di John Tartag. L'alternarsi di piani americani e di primi piani fa pensare al Trama di Ratigher.
Il pubblico sullo sfondo a certe cose di Bunker & Chies.
Sei il primo in rete, per quel poco che ho letto al riguardo, a cui sia piaciuto così tanto il nuovo Ragno da trovarci cotanti riferimenti. Da vedere.
Ibridazione genetica, ecco il leit-motiv del film. Un tentativo miserando di fusione fredda fra il dna pazzariello del Ragno De Curtis e il cipiglio no-nonsense del Pipistrello Castellani.
Ne esce un film luuungo, scolastico, notturno, frettoloso nei momenti epocali epico e tronfio in quelli leggeri. Un birignao dark totalmente privo di sense of wonder che spesso tradisce il mito e fa rimpiangere amaramente anche il Raimi addomesticato della trilogia precedente. O, più semplicemente, un brutto film.
Birignao dark sarebbe uno splendido titolo per un film dei Manetti Bros. Tina Lattanzi del popolo dei Rami è un lucertolone brollipalumbico che salta ne solito nesso dimensionale e atterra nel solito mondo post-apocalittico che sembra la casa di Darkseid il luned' sera, quando le pizzerie sono chiuse.
La popolaz viaggia senza sosta e senza meta attraverso un pianeta vulnerato come la epidermide di Noriega o di Alack Sinner grazie ad un network capillare di treni con i finestri oscurati. I passeggeri, onde evitare di zombificare e finire in qualche albo saldato, passano il tempo mettendo in scena gli sketch del vagone letto o quello del Sarchiapone. Da Sandance. Forse.
Bah, in fondo è solo una delle tante interpretazioni possibili, con protagonisti non così malaccio... Intanto guardatevi questo fan film www.youtube.com/watch?&v=QKe1V4QwKLU
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