giovedì 14 ottobre 2010

Sequestro è un uomo


Illuminante vignetta di Vauro sulla querelle fra Mauro Masi e il pencolante Michele Santoro. Su San Michele martire qualche dubbio lo coltivo, onestamente. Ma fare causa a un giornale per uno sberleffo come questo dimostra a che livello di bassezza possa arrivare la corte del Cavaliere.

Una risata ci seppellirà?

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Sono contrario alla censura e all'autocensura, ma quel Lech Walesa, spettinato come Occhetto è stato solo alla mattina presto, travestito da Uomo Tatuato che si traveste da Punitore che impugna la maschera del Seminatore d'Odio è più di quanto sia lecito sopportare. Rielaborazione di una vecchia pin up di Steranko, i piedi a Paperoga, linee di velocità alla Bonvi di quando calavano le prime ombre della sera.
Sindrome di Stand Alone. E sansa palanche perchè V per Vauro non ha ancora un contratto, ma se continua così ci sarà un contractor per lui. Anch'io ho i miei bravi dubbi e non credo che Masi sia quel santo laico trafitto dagli strali del San Toro che i media tratteggiano. Ne parlavo ieri con Antonello Piroso - stesso cineforum - in occasione di una retrospettiva dal titolo '' Ivano Marescotti è il nuovo Buster Keaton ? ''. Mentre scorrevano le immagini di un vecchio cult in cui Ivan è un clone di Gavino Sanna, Anto mi ha spiegato che Masi è un agente dormiente ma non troppo de La7 e che ha studiato con Saint Toro una exit strategy per lasciare la RAI a dicembre e ricominciare altrove. Nuova sigla di Gipi. O di Vauro e Pacinotti è in studio. A me piacerebbe qualcosa come una rilettura del Bats camp con Travaglio al posto di West, ma Anto dice che '' è un Michael Keaton senza pancetta''. Vedremo. Dopo otto e mezzo.