martedì 13 dicembre 2011
Mi ricordo Vujadin Boskov
Colui che disse:
"Rigore è quando arbitro fischia"
"Gullitt è come cervo che esce di foresta"
"Se vinciamo siamo vincitori, se perdiamo siamo perditori"
"Chi non tira in porta non segna"
"Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti"
"Lui è treno pendolino che esce di stazione"
Eccetera.
Vinse uno scudetto con la Samp nel 1991. Attualmente la sua unica panchina è quella dei giardinetti, purtroppo.
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3 commenti:
Panchina dei giardinetti un accidente.
Il vero nome di Vujadin Boskov è Rodion Romanovič Raskol'nikov nato in una cittadella militare senza nome di quello che Ronnie Reagan chiamava l'impero del male. Diciamo che la mamma leggeva i classici. E' un agente dormiente nella Inghilterra di Howard Jones e Paul Young. Recita nel video Two Tribes dei Frankie goes to Hollywood. Arriva davvero in California dove diventa un ''cravattaro '' temutissimo
( pensa che ne avrebbe detto mammà che lo aveva chiamato come un killer di usuraie ! ). Ha un solo vizio: il poker. Perde un perù contro un giovane Rob Liefeld che userà quei soldi per produrre i primi numeri di Youngblood
( no comment ). Il duello è stato ripreso e romanzato ne Il Giocatore ( Rounders ) con Matt Damon al posto di Rob e Malkovich nei panni di Boskov.
Nel frattempo il ns arriva in Italia e propone alla posse di Brolli un fumetto con super-eroi revisionisti ( Miracleman raccontato come Solaris di Tarkovskij ) , ma il suo Rodion, metaumano metafisico che si pone domande le cui risposte, siccome inner demons, lo tediano e lo coinvolgono in battles kirbiane è considerato troppo Vertigo e i ragazzi di Cyborg riciclano parte del concetto per il revamping avant pop del Radar di Donatelli. Bos non la prende bene e lascia la redazione bofonchiando cose come '' gheimover zolo quando arbitro fizchia ''. Lo sente un talent scout della Samp e lo scambia per un tennico. Starebbe ancora ammanendo aforismi zen nell'italiano delle Sturmtruppen ad uno spogliatoio di ragazzoni che puntano la lingua contro il palato x non scoppiare a ridere , se la sua mamma non gli avesse telefonato qualche anno fa e, senza farlo apposta, non avesse riattivato la sua programmazione con le parole '' cosa farai da grande ''. Oggi Rodion è il portaborse di uno di quei parlamentari a cui Bloodymonti sta cercando di ridurre gli emolumenti. Brr.
Lo amavo. Parlava come Radu in Sangue Amaro (sì, l'ho comprato, letto ed ora diffonderò il contagio).
Cazzo, è vero! Buon contagio, e non scordarti del Gang Bang.
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