martedì 2 febbraio 2010
Rosso antico
Ottima idea di Robert Fripp, quella di festeggiare 40 anni di King Crimson con una bella ristampa in versione 5.1 delle chicche del gruppo.
Fra le tante c'era anche Red. Un disco che avevo messo in fondo alla mia lista di must have per molti motivi -John Wetton al basso/voce, una cover vagamente menagrama, la coincidenza con lo scioglimento della band. Insomma: uno di quei dischi che ti stanno sulle palle a prescindere, come direbbe Totò.
Si è trattato di un errore madornale. Red è un disco da prendere al volo per un sacco di buone ragioni. Il sontuoso rimissaggio di Steve Wilson dei Porcupine Tree. da sola, varrebbe l'acquisto. Ma se non basta, ci metto anche il suono unico, essenziale e inafferrabile di un'opera che sta a metà fra art rock, jazz e punk. La bellezza dolente di brani come "Starless", con intarsi di mellotron e sax alto in una ruvida trama metal da power trio. O il fatto che questo disco abbia rappresentato un mito per uno che poi qualcosina nella vita ha combinato: Kurt Cobain.
E poi il rosso scarlatto resta sempre un gran bel colore.
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