mercoledì 28 aprile 2010

Quella sagoma di Beppe


In gioventù, non è che Jacovitti mi sconfinferasse più di un tot. Troppo legato alle interminabili mattinate bruciate sui banchi di scuola, e dopo quelle alla nomea di autore "di destra" che il nostro sfoggiava con nonchalance. Ma anche troppo prolifico: a metà degli Anni 70, Jac sfornava idee, personaggi, strip, libelli e libroni a getto continuo, e sfuggire alle sue mattane cicciose era praticamente impossibile.
Un po' come oggi riuscire a rimettere mano su tutto quello che il pagliaccio di Termoli ha prodotto in una carriera durata dal ventennio al nuovo millennio. Un'impresa complicata dalla quantità della produzione jacovittiana - Pippo, Pertica e Palla, Cocco Bill, Zorry Kid, Cip L'arcipoliziotto e Jak Mandolino sono solo la punta dell'iceberg -, ma anche dalla qualità delle ristampe, spesso tutt'altro che eccelsa.
Per fortuna, ogni tanto qualche editore prova a metterci una pezza. Vedere, per credere, Beppe & Co. di Nicola Pesce Editore, in tutte le librerie specializzate a € 17,90: una ricca raccolta delle satire sociali interpretate dall'anonimo signore con baffi a spazzola e cappello creato dal Benito nel decennio dell'austerity e delle stragi di stato. 88 pagine da acchiappare al volo.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Prima o poi qualche pensatore illuminato - ieri ho letto una intervista a Povia sul Corsera in cui la star spiegava quanto è tanto + scafato dei giovani implumi - rivelerà al mondo la grandezza di Jaco. Noi abbiamo avuto la fortuna di sbobinare alcune delle ultime interviste che Ben concesse ad una piccola emittente termolese, ma ci pareva di essere un piccolo Minoli ed abbiamo fatto qualche ricerca, di quelle che nemmeno l'Espresso osa.
In sintesi: Ben era una sorta di Andy Warhol ante litteram - massone della prima ora , ben introdotto in quegli ambienti che Dan Brown trova cupi e pericolosi, il quindicenne Lisca di Pesce indossa la corazza dello ''estremista di centro ''e crea una factory dove tante teste lavorano ai suoi ordini - ecco perchè i 3 P sembrano disegnati da un clone di Rebuffi e Zorry Kid da un ''Bizarro '' Buzzelli .
Tra i tanti che tanto hanno contribuito alla sua fama, segnalo i Gemelli Diversi Paolo Villaggio e Fabrizio Rondolino ( Microciccio Spaccavento è fisicamente ispirato ad uno dei due, non importa quale ) e Fabio Treves ( che si è ritrato nel capitano Perfidio Malandero ).
Questo spiega le strane giravolte del nostro - il lavoro con giornali democristi , il passaggio a Linus e le carte da gioco erotiche.
Non riusciamo a capire perchè nessun network sia interessato al ns documentario.
Non vogliono sentire parlare nemmeno dell'altro nostro lavoro dove insinuiamo che i signori Rossi, Valentino e Vasco, sono i cartoonists dietro il successo di prestanome come Manara ed altri.
Peccato.