La prima volta che ho letto "Il Corvo" ero ad Amsterdam fra musei e spinellotti.
Parecchi spinellotti.
Pioveva spesso, nonostante fosse inizio agosto. O forse proprio perché era inizio agosto. E faceva freddo. Così, la sera mi chiudevo in albergo a leggere.
E chi ti incontro? Il Corvo, appunto.
Che mi ha tenuto allegro, pardon, depressino, tipo dalle nove di sera alle quattro del mattino.
Alle dieci ero già al telefono con la Play Press. "Ho trovato questo fumetto veramente figo, dobbiamo assolutamente prendere i diritti". Solo che i diritti li aveva appena presi la Magic. Il resto, come si dice, è storia: il brutto film di Alex Proyas, gli inutili sequel, lo sfruttamento scriteriato di un personaggio che aveva senso solo in un'ottica autoriale, e che nella serialità ha perso ogni raison d'être.
Ora leggo che James O' Barr ha deciso di risuscitare il personaggio in una miniserie che torna alle origini cupissime del personaggio, Skinning the Wolves. Con il Corvo in un campo di concentramento nazi. Qualcosa di interessante, anche al netto degli spinellotti. Che ormai stanno passando di moda anche in Olanda.
lunedì 8 ottobre 2012
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4 commenti:
Ero a Lido di Spina ( FE ) e faceva freschino nonostante fosse fine agosto. La mucilla lambiva la spiaggia come l'avanguardia di una invasione di blob alieno in un film anni cinquanta in cui l'umanità avrebbe ritrovato una sua coesione di fronte al nemico comune come nemmeno Bersani ed il babysindaco alle primarie.
Ero appena uscito dal museo di Remo Brindisi e sfogliavo un fumetto americano in cui era pubblicato un " libero " di O'Barr in cui agivano Wilie E. Coyote e lo scrittore del Pasto Nudo. William S. Burroughs compariva solo nelle ultime vignette. Non ricordo i dettagli, ma chiedeva al protagonista qualcosa come: " Posso chiamarla un taxi ? " ed alla risposta affermativa ribadiva: " bene, ora LA chiamerò Untaxi ! " . Ero + giovane ed apprezzavo anche il Groucho SBEllico. Corsi a cercare una cabina per chiamare Via Buonarroti ( sapevo che avevo pubblicato lo Indiana Jones della Marvel negli eighties con covers di Riboldi e traduzione di Boss Boselli ), ma non avevo abbastanza gettoni per arrivare almeno alla segreteria. Mi rispose la portineria dove , guarda la combinazione,un tizio stava leggendo il Corvo Presenta della MP. Pazienza. Ho dovuto aspettare la mini di Lobo di Giffen/Horley con il cameo di Ambush Bug interrogato nella dogana di un pianeta alieno che alla domanda " nulla da dichiarare ? " risponde " ho apprezzato l'ultimo cd della Aguilera " ( sarà corchiato di mazzate per questo dai militari ) per ridere come in quell'umido scorcio di fine estate, quando ancora erano le stagioni, ed ero stato tanto vicino ad infilare un americano nella squadra di Tex e Zag. So goes life.
Non fossi sposato, ti terrei presente per una unione civilissima, Crepascolo.
Non ci crederai, ma oggi festeggio sette anni di matrimonio dopo cinque anni di convivenza.
Eccomi qua: son la crisi del settimo anno. In c... alla b...
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