Dopo una vita passata a disegnare per il quotidiano comunista, Vauro Senesi lascia. Prossima fermata, Il Fatto Quotidiano: un giornale che dal momento della sua uscita nelle edicole sta lavorando attivamente per celebrare i funerali del manifesto e spolpare il suo cadavere dei pochi, irriducibili lettori che gli restano.
Dal punto di vista umano, la mia stima per Vauro resta immutata. Il nostro tiene famiglia. E dovendo scegliere fra una navigazione incerta e perigliosa a bordo di una zattera Gericault-Style e una poltrona comoda sulla tolda di un brigantino che veleggia intorno alle 50.000 copie di venduto, be', è perfettamente logico che abbia scelto la seconda opzione. Certo, vederlo schierato con gli aspiranti saprofagi di via Valadier fa male, pardon, Male: ma qui bisognerebbe interrogarsi sui motivi esistenziali, umani e politici di questo inopinato cambio di casacca, e forse è meglio non approfondire.
Resta il fatto che la caccia al prossimo vignettista del manifesto è ufficialmente aperta. Chi volesse partecipare può contattare la segreteria del giornale scrivendo a dimafoni@ilmanifesto.it o telefonando allo 06 68 71 93 31. E in culo alla balena.
lunedì 1 ottobre 2012
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