lunedì 21 novembre 2011

Vincere facile

Son finiti i bei tempi in cui il buon vecchio Chuck serviva al pubblico zaffiri e smeraldi su vassoi d'argento. Esaurito lo stato di grazia di Fight Club, Survivor e Invisible Monsters, il nostro sembrava deciso a sprecare il proprio talento nella pedissequa imitazione di se stesso, fra esperimenti interessanti ma disomogenei (Cavie), lo-faccio-solo-per-la-grana (Gang Bang) e pastrocchi di maniera (Pigmeo). Comprensibilissime, quindi, le immancabili alzate di sopracciglio di fronte alla sua ultima fatica: la storia di una tredicenne malauguratamente morta e finita all'inferno.
Invece, sorpresa: Dannazione è divertente. Stupido, incoerente, non troppo ispirato, ma gustoso. A modo suo, Chuck ha deciso di darsi al fantasy. Ne è uscito un pastiche a metà fra Sucker Punch di Zack Snyder, Dante's Inferno e/o God of War e le strip mute di Tito Faraci e Silvia Ziche. Poi: la storia post-mortem di Madison Spencer è croccantina ma impalpabile come un'ostia sconsacrata, i personaggi di contorno sono par l'appunto di contorno, e in tutto il libro ci sono tanta domonologia d'accatto, la giusta dose di turbe inguinali è solo un paio di graffi degni del miglior Palahniuk. Però poteva andare molto peggio. Resta il ragionevole sospetto che ormai a Mister P. piaccia vincere facile: per uno che decantava le virtù della boxe a mani nude, non esattamente un lifetime achievement.

2 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Ufficioso: Chuck sta scrivendo una run per Supes. Zaffiro e acciaio, quindi . Non ti dico la fatica per convincere i capoccioni DC che non lo conoscevano( '' Non si chiamava Austen ? '' ) e quelli marketing oriented ( '' Ricordate Chuck WoJtkiewicz ? La sua JLA non era male, ma nessuno compitava correttamente il suo cognome ''
'' Semmeloricordo ? Un lettore simpatico umorista ha ritagliato la sequenza 'spell or die' dalla prima mini di Lobo x allegarla ad un libello ! '' ).
Io ne ho letto qualche stralcio e, per quel che vale, a me non dispiace - segue l'immancabile sintesi ( stai già rimpiangendo plaid e brodino davanti alle repliche di Ellery Queen, scommetto ): il papi di Kal, nella versione di Palahniuk, è un magistrato armato della stessa discrezione di un Dredd sotto acido e schiaffa nella Zona Fantasma quasi l'intera popolazione di Kandor che - a dispetto del nome - è una combo di Bludhaven e della NY di Biscia Plissken. I kryptokarcerati passano il tempo saccagnandosi di tortorate nel retro di squallidi clubs. La signorina Lane, invitata nella Fortezza della Condivisione, una specie di ambasciata/mostra permanente che dovrebbe cementare l'amicizia tra i mondi di Clark e Kal, si addormenta leggendo una ninna nanna aliena e si sveglia quale fantasma incorporeo nella ZF. La reporter in lei si rammarica di non aver modo di stenografare, ma la sua memoria eidetica la soccorre. Quando termina il suo tempo in quella dimensione, come un elastico rimbalza nella poltrona dove stava schiacciando un pisolino. Immediatamente branca un pennino laser e incide il suo articolo sulla schiena di Krypto che lei crede imbalsamato e, invece, soggiace al Letargo Periodico dei Cuccioli Superdotati. L'uggiolare subsonico cancella una dimensione del buen retiro. Kal non aveva ancora finito di pagare il mutuo
( ad una finanziaria del pianeta dei Dominatori ndr ) e si era anche messo nelle mani di alcuni cravattari coluani per coprire gli interessi, ma stiamo parlando di un tizio con rotelle che girano + veloce della luce. In meno tempo di quanto occorra a leggere i balloons di Infierno
( Faraci/Ziche ), l'ultimo della Casa di El ha già organizzato un giro di scommesse sui fighters esiliati. Tempo un paio di numeri e Kal è più ricco di Luthor e di Forrest Gump. Disegni di Justiniano ( se esce dal gabbio ) o di Rob Liefeld ( incensurato, paz ).
Vedremo.

Alchemian ha detto...

Io pigmeo l'ho comprato e l'ho abbandonato dopo poche pagine per il mal di testa terribile che mi dava..... un incubo.
Mah, ci penserò un attimo prima di dare di nuovo fiducia al caro Chuck..