giovedì 14 aprile 2011
Non tutti i brianzoli sono uguali
Ogni volta che mi scappa di sentirmi uno che si fa il mazzo per dare un senso al proprio mestiere di scribacchino, il mondo reale mi riporta coi piedi per terra. È un'esperienza doppiamente atroce. Non solo perché la morte ti sbatte in faccia i tuoi limiti senza cerimonie. Ma anche perché spesso si porta via persone che la vita l'hanno spesa con una passione, una generosità, un'impegno, che visti da questa vita così terra terra sembrano sovrumani. Persone come Enzo Baldoni. O Anna Politkovskaya. O Vittorio Arrigoni. Ultimo nome di una lista che è allo stesso tempo troppo breve e troppo lunga. la storia di Vittorio è tutta qui. Leggerla è il modo migliore per dare un senso alla sua vita e alla sua colossale sfiga. E forse, chissà, anche alla nostra.
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