domenica 12 settembre 2010
Mark Waid ha sempre ragione
Scotto Kurtz, l'autore di PvP, entra a gamba tesa nel dibbbattito sullo status del fumettista medio. Interessante. Soprattutto perché se qui le cose vanno così così, a quanto pare non è che negli Stati Uniti vadano molto meglio. Almeno a dar retta a Mark Waid. Come nelle migliori storie a fumetti, ça va sans dire, (continua).
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2 commenti:
Strano personaggio Waid. Usciva con D. Grayson perchè le ricordava il primo Robin. Vive per i comics.
George Lucas lo ha invitato ad un cocktail party - era curioso, diciamo così, di conoscere il tizio che ha spalmato il concetto di Forza ad un fumetto di Flash - e noto immediatamente che sembra un pingue Ron Howard. Anche Ron se ne accorge e gli chiede se Waid è il suo vero nome. Mark arrossisce e spiega che Mark è un omaggio a Hamill e Waid è una trascrizione fonica di Wade ( è un grande fan di Deadpool ). ''Mark Waid '' si chiama in realtà William Eisner, nome impegnativo se decidi di darti ai comics. Ridiamo. William no. Ron gli chiede perchè e William - ormai al quarto manhattan - ci racconta una di quelle storie che di solito non gli approvano e che lo costringono a cambiare editore. In sintesi: staff meeting DC negli anni in cui si stava decidendo a chi dare la Doom Patrol dopo Morrison. Alan Moore non è concentrato. Brucia essenze sopra il tavolo e, in trance, dice che, in futuro, qualcuno brevetterà delle sveglie che proiettano un fascio luminoso sul soffitto per indicare l'ora agevolmente a chi apre gli occhi nel buio e nessuno darà un cent agli eredi di Bill Finger per la creazione del Bat-segnale. Karen Berger lo richiama all'ordine. Alan fa un versaccio. Mark - secchioncello come neanche Busiek -commenta che non è educato non ascoltare miss Vertigo.
Lo sciamano Moore la prende bene, gli sorride con il calore del miglior Joe Pesci, e lancia una maledizione che porterà William Waid a battersi, fino alla fine del tempo o almeno fino al ritorno di Barry Allen, per i diritti dei cartoonists.
E così è stato. Purtroppo quel Mida di Geoff J. ha resuscitato il Flash della Siver Age e presto Wadewaid la smetterà con la disamina delle ragioni della creazione del copyright. Forse.
E forse anche no.
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