lunedì 18 gennaio 2010

Un assaggio di minestra riscaldata


Due post consecutivi su Batman nel giro di poche ore: era un po' che non succedeva.
D'altronde, l'occasione lo impone: Neal Adams ha messo on line i primi schizzi del suo nuovo Batman, Odyssey.
Nel frattempo, per pura coincidenza, Planeta ha portato in libreria il secondo volume Bat dei Classici DC: un gustoso malloppone di avventure vintage dritte dritte dalla fine degli Anni 70, firmate da signori cartoonist come Denny O'Neill, Jim Starlin, P. Craig Russell e Marshall Rogers.
Non fosse per la stampa un po' scadente sarebbe il Nirvana.
Però si sa: la perfezione non è di questa terra.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Alfred sembra Pietro Garinei travestito da David Niven che imita Stan Laurel.
Bruce è decisamente Warren Beatty al tempo di Splendore nell'erba, nella posa di un Brando che grida il nome di Stella su di una rivista ripiena di beefcakes per un pubblico gay che non ammetterebbe mai di aver conperato i primi Youngblood di Liefeld.
Siamo Adams-itici da quando appioppò a Boston Brand un fratello che si chiama Cleveland, ma ci pare che il suo Knight non sia abbastanza Dark, quando in canotta. L'ultima volta che ci siamo visti - non manca mai alla veglia irlandese per i buoni propositi della continuity comics - mentre Neal faceva a brandelli il primo numero di Samuree, gli abbiamo consigliato di disegnare un team up tra Zagor e Turok, ma ci ha detto non si sarebbe mai messo al lavoro senza aver prima imparato il dialetto algonchino.
Al momento è diventato tanto bravo da poter dire -senza l'inflessione del Bronx - ''Batman sleeps with a daylight '' nella lingua dei pellirossa nelle storie dello spirito della Scure.
Nel frattempo, stiamo lavorando con Garinei al soggetto che prevede un cameo di Bats: Pietro ha proposto un virus alieno che risveglia tutti i dinosauri dei comics, anche quello della Batcaverna. E' un'idea che aveva avuto per un musical con Mastroianni che, però, in quei gg. stava pensando ad un Tarzan della terza età da realizzare con il regista di Oci Ciornie. Peccato.