giovedì 30 ottobre 2008
I dolori del giovane Writer
Visto che negli ultimi dodici mesi sono stato molto cattivo, anche quest’anno mi toccherà zomparmi la mostra mercato di Lucca.
A essere sincero, mi spiace. Un po’ perché Lucca mi attizza, e un po’ perché mi perderò l’occasione di salutare un po’ di gente che non vedo da secoli. L’immenso Andrea Ciccarelli di Saldapress, per dire. O ancora Tito Faraci e Walter Venturi. O Stefano Marzorati e Luca Boschi. O... Be’, direi che così può bastare.
Il fatto è che in questo periodo mi sento frustrato. D’accordo, il lavoro non manca. C’è il progettone vintage su cui sto lavorando in questi giorni, e di cui riparleremo a stretto giro. C’è un bel rapporto con “Alias” per cui sto sbobinando una bella intervista con Nick Abadzis. Aspetto con ansia le ciano di “Casanova: Luxuria”, e mi crogiolo nell’attesa di una pausa caffè con Sergio Bonelli. Insomma, dovrei essere contento. E invece.
Il problema è che le storie a fumetti che sto scrivendo non vogliono saperne di trovare una mano che le fissi su carta.
Così continuo a ammassare splendidi studi di personaggi che restano lì fermi come manichini, schizzi di tavole che non diventano mai finish layout, magnifiche vignette in bianco e nero che aspettano una mano di colore.
E più passa il tempo, più diventa dura.
Non ho bisogno di un piano B.
Ho bisogno di un complice.
È ora di spargere la voce.
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3 commenti:
Che tipo di complice? Uno capace di impugnare una matita? :D
Claro que sì, Speedo!
Allora non posso aiutarti :P
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