mercoledì 19 ottobre 2011
Mi ricordo Adamo Pop
Usciette l'anno dell'attentato a Ronald Reagan e del decollo del primo Shuttle. Ma anche dell'uscita di Tattoo You dei Rolling (oh yesss you start me up) e del concerto a Central Park di Simon e Garfunkel. Era una brutta imitazione di altri brutti settimanali che a sua volta imitavano L'intrepido. Durò poco, ma mai abbastanza. Costituisce il più grosso caso di rimozione nella linea temporale della Editoriale Corno insieme con Il giornalino dell'Uomo Ragno, che però resta una spanna sopra non foss'altro che per le prime storie aracnidi di Frank Miller. All'epoca suonavo, male, il mio basso Eko imitaz. Rickenbacker. E a questo giro terminiamo qui.
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1 commento:
Cover decisamente evocativa. La maschera vagamente pasoliniana di Shade l'Uomo Cangiante medita sui Secret Agents che si sono interposti tra Jagger ed il prez, impedendo a Mick di aggiustare il tiro e spedire quel cowboy da B-Movies nelle praterie del Cielo a mettere in circolo i carri con The Duke ed il Pecos Bill con la frezza e senza ferro. La versione nostrana dello strano personaggio di Ditko si chiamava Lux, se non ricordo male. Vedeva nel multiverso le opzioni e poteva intervenire ( ''cangiarle'' ndr ). Stava quasi per guidare la manina della Pietra Rotolante e travolgere Ron, ma un alieno con quei ricci non può stecchire un tizio unto di grease. Qualcosa di quel mancato bivacco con i pilgrims reali e immaginari deve esser rimasto appiccicato in quella testa lucida e questo spiega il progetto dello scudo spaziale. La miniserie si chiamava '' Lux et Imperator ''.
Bellissima.
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