giovedì 13 ottobre 2011
Giocando a Shanghai
Stringe un po' il cuore leggere l'editoriale postumo di Sergio Bonelli in seconda di copertina di Shanghai Devil. E non solo per i motivi più ovvi. Probabilmente, infatti la miniserie segna un punto di cesura fra "vecchia" Bonelli e "nuova" Bonelli. Ed esaurito l'abbrivio dei progetti avviati con l'imprimatur del Sergio Nazionale, resta da scoprire quanto resterà del suo Dna nelle nuove proposte della casa editrice. Nel frattempo, riprendiamo le fila del discorso interrotto a suo tempo con Volto Nascosto. Si ricomincia dalla Cina dalle parti della rivolta dei Boxer, fra fumerie d'oppio, problemini edipici, conflitti razziali e beau geste vagamente super-eroiche. Ferma restando la qualità della scrittura, che stona solo nelle (rare) parentesi ironiche, Ugo guadagna qualche cm fra maturità anagrafica e metaforica statura. Un po' rigido, invece, il segno di Massimo Rotundo, decisamente più freddino e impersonale rispetto alle sue uscite più autoriali: scelta tecnica del mister? Ah, saperlo. Il pericolo giallo, comunque, resta sempre un bell'ambientino narrativo. Il seguito alla prossima puntata. Stavolta, sono diciotto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Hood indossa la maschera di Doom sotto un logo rosso come quello della raccolta Mondadori ripiena della saga di Smith e Quesada che ha rilanciato Scavezzacollo ?
Devo averlo! Lo avrei pagato il doppio se il titolo di testata fosse qualcosa come Il Demone di Sciangai e il triplo se si fosse optato per Il Biricchino Giallo
( con tante scuse a Yellow Kid ).
Non afferro mai le cose al volo - ieri sera il mio cucciolo mi ha lanciato una bottiglia decorata da sua mammma ed rimasto colpito dal fatto che vive in un mondo frangibile - ed è stato un commento di Patrizia Mandanici nel suo blog ha farmi capire che il tocco di SB consisteva nel credere nel tizio che fa la cosa giusta perchè è la cosa giusta da fare, anche quando recalcitrante, anche quando per pudore sbuffa.
Una cosa come il finale del Mucchio Selvaggo in cui Holden - giovane dentro - e la sua posse corrono incontro alla morte x salvare uno di loro.
E' giusto così.
Se la SBE finisse in mano di cinici nichilisti come me Biricchino Giallo sarebbe ''il Trafficante Doppio '': il solito borderline con lo schizzo ai freni che di giorno è Max ''Rotondo '' Bonino, un ciccione sereno
come solo i ciccioni della fiction, che, al crepuscolo, indossa una maschera di ferro e diventa un pusher di boxer taroccati, come quelli delle botteghe di Via Sarpi, in maglina marziana.
Il disegno del terrorista è spingere una umanità sazia a ribellarsi, spronati da un perenne eritema. Diciotto puntate. Il loro volto -cioè le covers - nascosto dall'edicolante tra gli zines di tatuaggi ed i calendari di body-builders. Come dare loro torto ?
L'ho appena letto, mi è sembrato un inizio promettente.
Non ero una fan di Volto Nascosto, anche se l'ho trovata un'ottima narrazione. Probabilmente perché tutti i personaggi erano irritanti per motivi diversi (ma questo testimonia di un autore che non sente il bisogno di gigioneggiare per scrivere qualcosa di buono).
Seguirò questo Devil, a meno che non diventi noioso come Cassidy.
Posta un commento