mercoledì 17 settembre 2008

Moto perpetuo


Chi mi conosce lo sa: ho sempre avuto una paura fottuta delle moto.
Le rare volte che mi è capitato di guidarle, l'ho fatto con la strizza che potessero imbizzarrirsi da un momento all'altro, come la bici delle strip di Calvin & Hobbes.
E le rare volte che mi capita di stare dietro, be', non vedo l'ora di scendere.
Ma la Vespa no. La Vespa mi è sempre piaciuta. Sarà per il suo borbottio rassicurante, perché va piano, o perché viene bene anche al cinema, ma mi ha sempre fatto un altro effetto. Anche se sul pavé o sul bagnato non tiene neanche a morire.
Giorgio Bettinelli, con la sua Vespa, c'era arrivato fino in Cina.
Il posto gli era piaciuto talmente tanto che alla fine aveva deciso di parcheggiarsi lì almeno per un po'.
Ora Giorgio è saltato in sella per andare a vedere se è vero che Dio ha il sellone bianco con le frange e l'elaborazione Pinasco.
Secondo me, prima o poi si rifà vivo.

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