Più che da Martin Scorsese, Hugo Cabret sembra diretto da Joseph Tornatore. Un film buono, con buoni effetti speciali, un buonissimo montaggio, una buona fotografia. Buono l'inizio in classicissimo vertiginoso piano sequenza à la Casino, Buone le interpretazioni, buone le scenografie, buoni buoni i cani, forse un simbolo della fedeltà di Scorsese al cinema dei pionieri. Anche il 3D sembra buono, anche se io il film l'ho visto in 2D, perché nella sala in 3d non c'era un buco. E insomma, tutto buono.
L'unico problema, forse, sta proprio in questo: dopo tanta bontà, ti viene voglia di tornare a casa e metter su come minimo Faster, Pussycat! Kill! Kill!. Se sia un pregio o un difetto, non saprei. Però non ho visto da nessuna parte il cartello instant classic. Quindi, rubrichiamo alla voce "quella volta che Scorsese non ci aveva voglia" e via.
lunedì 5 marzo 2012
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3 commenti:
Ho lavorato parecchio tempo fa - erano gli anni in cui Supes era tornato dalla tomba con la chioma di un Palomo passato per le forbici di uno dei due Ed di Burton e Bats aveva ripreso a camminare sulle macerie della sua reputazione scoriandolata dal sosia di Tom Petty preprogrammato dalla solita setta di pesticciatori di bottoni in stanze in cui sarebbe igienico non entrassero - per il call center di Tele +. Esperienza interessante: dove altrove esser pagati per veder scorrere immagini di film, senza sonoro quindi essenziali, e per discutere della guida programmi con clienti da fidelizzare ? Era appena terminata una retrospettiva di Russ Meyer e ho passato metà del mio tempo rispondendo a telefonate di inconsolabili in crisi da astinenza da bikers maggiorate e metà a spiegare che non era colpa dell'emittente se Tyson aveva steso il suo avversario in meno tempo di quanto ne occorra per leggere i balloons di Infierno
( Faraci/Ziche ndr ), ma questa è un'altra storia e lungi da me divagare. Non riuscivo a crederci: la pay tv trasmetteva film sperimentali d'autore come il mio corto in cui Russ Ballard e Nick di Bari erano i Vega Bros di un quartiere Zen steampunk in cui Iron Mike finiva KO perchè un avversario sleale rivelava ai tabloid che il pugile con la voce di Mickey Mouse era un colosso dai piedi di argilla per poi risorgere e combattere il crimine da una sedia a rotelle con il nickname di Ironside, ma QUEI BUZZURRI preferivano quelle signore poppute a spasso per il deserto dei coyotes e degli struzzi ! CATTIVI !
Bentornato.
Grazie. Mai più in crociera. Tutto perchè Crepascola gode ancora degli sconti che sono una seconda pelle per chi assiste alle registrazioni pilota dei DJ che credono di essere una combo di Howard Stern e Nando Gazzolo. Uno sporco lavoro eccetera. E stiamo parlando di una tizia che ha intervistato Dan Silvestri quando non lo conosceva che una posse non spessa ( io credevo fosse il fratello del Marc di Cyberforce ): come è possibile che OGGI riceva, gratis, le stesse
bozze del reader's digest russo che arrivano sul tavolo di Putin? Lo dico contro il mio interesse, ma spero che il signor Monti riesca ad azzerare, come ha promesso, i privilegi di casta. Chiedo scusa per la digressione che, lo riconoscerai, non è una delle frecce che sono solito incoccare. Dicevo della crociera. Crepuscolo sull'Adriatico. Vestito come Bond sotto la muta da sub in quei film in cui 007 deve emergere dalle acque antistanti
la casa da gioco dove è il caso di puntare tutto sul rosso prima di stecchire il cattivo, aderivo al matrimoniale giant-size e rileggevo la crono di Crisis nel secondo volume Planeta, fantasticando sui tie-ins che non avevo letto e che probabilmente non leggerò mai a meno di cadere in un pozzo di Lazzaro.
In seguito si disse che una posse di bikers poppute avesse minato la nave per protestare contro le cosplayers di Beth Ditto che erano in convention a bordo. Non so. Abbiamo abbandonato il natante saltando sui pedalò che la guardia costiera aveva rimorchiato e siamo stati costretti a pedalare fino alla spiaggia di Lido degli Estensi. Due ettari di signore oversize per pedalò. Io peso 75 chili e sono un intellettuale che ha passato gli ultimi due anni scrivendo una bio di Steve Gerber in cui sostengo che abbia ispirato quel film con Bowie che è un alieno. Anche portare le pile esauste fino al contenitore x lo smaltimento è per me una delle 12 fatiche. Non so se rendo. Passerò le prossime vacanze nel caveau della Planeta DeAgostini a spennellare i balloons in spagnolo. Non vedo l'ora.
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