mercoledì 21 settembre 2011
Ciaoc.R.E.M.
Titoli di coda per Michael Stipe & soci, troppo appagati per continuare a cincischiare come altri esponenti della crèm de la crèm del rocchenrolle. Massimo rispetto e grazie per canzoni come questa quassù.
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8 commenti:
Stipe stipa nel suo intervento la solita cosa sul saper lasciare la festa quando è il momento, ma non è andata proprio così. Tempo fa ero sul set di Essere John Malkovich che Michael ha prodotto. Un noioso lavoro di catering. Kaufman va pazzo per i pretzel, ma paga un tizio - in quel caso, il sottoscritto - perchè glieli sminuzzi: ha il terrore di rischiare il soffocamento come era capitato al loro ex prez.
Era in visita quella sagomaccia di Freeman - è crudele solo con i giornalisti - che ha improvvisato un numero con John in cui i due litigavano perchè asserivano di essere, entrambi, il Primo Fattore. Una roba che nemmeno Guzzanti con i due Padre Pio.
Sarà stata la overdose di Vivalto Lungo o la tendenza dei due Padreterni a sentirsi dei Padreterni, fatto sta che ad un certo punto, Morgan ha chiesto a Michael se non notava una contraddizione nel fatto che la sua fase R.E.M. fosse durata decenni. Solo Blake Edwards è stato in Slumberland così a lungo e, complice una occasionale peperonata,gli è capitato di sognare quella cosa di Clouseau con Bob Benigni ( brr ). Stipe ha cominciato a riflettere, ma ha i riflessi lenti ( con tante scuse a Nino Manfredi ndr ).
son d'accordo, ancor più bella di "E-bow the letter", con una certa Patti Smith che gorgheggia nel finale... Applausi
Mi permetto di dissentire - tante zucche tanti pareri - perchè E-bow the letter è la prossima canzone che insegnerò a Crepascolino, non appena si sarà esaurita l'onda lunga di '' Mille lire al mese '' che è il suo song di culto. Questo mese.
Con 'sti titoli, pensavo che fosse passato a miglior vita Stipe o qualcun altro della band.
No: è che SNVSIM ha aperto ai defunti metaforici.
Ma non c'era già il tag "l'albo dei morti viventi"? Basta trasformarlo in album.
Goodbye.
@ cicca: heads up, folk.
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