Se fai l'editore di fumetti e butti fuori una collana che di nome fa Maèstro ti prendi un bel rischio.
Perché nel saloon del fumetto italiano, quel bell'ambientino tutto cameratismo, pacche sulle spalle e Colt 45 ben oliate, per declassarti da Maèstro a Bidèllo basta un amen.
Il Cicca questa cosa la sa. E infatti, normalmente vola alto, sia in termini di catalogo sia di cura editoriale. E chiunque sostenga il contrario o non ha mai letto Re in incognito, Liberty Meadows o The Walking Dead, o è in malafede. Quindi, un bel colpo di Colt 45 all'altezza dell'ambaradàm gli sta a pennello.
Tornando a Maèstro: è la collana prestige di Saldapress. Edizioni filologicamente corrette di storie complete scritte e disegnate come si deve. Autori affermati e se capita figli di una storia editoriale tormentata o tormentosa. Volumi unici, con il valore aggiunto di una vagonata di schizzi, schizzetti, studi preparatori, note di produzione e aneddotica varia: una storia nella storia che raddoppia il piacere della lettura, valorizzando un lavoro massacrante che spesso il lettore casuale manco nota. E un ottimo rapporto prezzo-qualità: con poco più di 23 euro ti porti a casa un volume di grande formato di oltre 100 pagine, tutto a colori, stampato su una bella carta pesante da 100 grammi e rilegato in filo refe. Unico neo, la dicitura "contenuti speciali" per i dietro le quinte: una strizzata d'occhio troppo cheap per della roba fatta per durare. In tutti i sensi.
I primi due volumi della serie, l'integrale di Rocketeer di Dave Stevens e il primo Leo Pulp di Claudio Nizzi e Massimo Bonfatti sono già sugli scaffali. Ma presto arriveranno anche le donne - e che donne! - di Frank Cho, i nuovi sogni a occhi aperti di Carmine Di Giandomenico e il misconosciuto Cromwell Stone di Andreas. Qualità a prova di proiettile: una cosa rara, di questi tempi.
lunedì 1 agosto 2011
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7 commenti:
Mai avuto paura del saloon del fumetto italiano: o sono tutti 'mbriachi al bancone o sono al piano di sopra a spassarsela con le signorine.
A parte Tito Faraci che suona il piano.
Per il resto, grazie del pezzullo: aggiungo solo che con "Rocketeer" tutto sommato è stato facile (Scott Dunbier aveva già raccolto un mare di materiali per l'edizione IDW: noi, per un mio pallino, abbiamo aggiunto a quei materiali solo la intro di Harlan Ellison) mentre la parte davvero difficile è stata con "Leo Pulp" di cui, appunto per questo, sono molto orgoglioso.
LP è davvero il capolavoro a fumetti che merita di essere riscoperto.
Gran lavoro. In un mondo migliore, Bonfa disegnerebbe Alan Ford, e il mondo ne trarrebbe grande giovamento.
In un mondo ancora migliore Silver gli avrebbe lasciato Cattivik (come anni prima Bonvi lo aveva lasciato a lui) e Bonfa lo porterebbe avanti, alternando questo lavoro a quello su Leo Pulp.
In un mondo migliore Bonfa scriverebbe Alan Ford, Chuck Dixon cesellerebbe i dialoghi di Diabolik e Tito Faraci scriverebbe una biografia di Alberto Lupo come fosse uno spaghetti western con Mina nei panni della sciantosa.
Crepascolo = genio.
In un mondo ultra-migliore Bonfa dirigerebbe Cattivik con spirito illuminato e assumerebbe gli altri autori con compensi da favola. E Leo Pulp diventerebbe un film. E un videogioco.
e CREPASCOLO presidente del consiglio (ma senza conflitti d'interesse con la telecom)!
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