mercoledì 3 agosto 2011

Mi ricordo l'Anabasi

Ricordo soprattutto una frase che mi rimbomba nella scatola cranica da qualche giorno: Thalassa! THALASSA!
Fuor di metafora: me ne vado a fare il sirenetto. Ci si vede dalle parti di fine agosto, a meno che non passiate da qui. In quel caso, be', sono quello spalmato sul telo mare con vicino una pila di libri.

2 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Ana Axa era una delle coriste delle Ace of Base della prima ora, quando le ragazze suonavano gratis sopra un tavolaccio in una bettola durante l'Oktober Fest.
Era l'idea di una valchiria che può avere Benny Hill e non faceva altro che emettere vocalizzi in falsetto più o meno dove era richiesto.
Pensava di essere la nuova Ciccone e non valeva una cicca come direbbe Pinketts. Una sera, dopo il crepuscolo e dopo un treno di non pastorizzate, cadde in un sonno agitato. Le apparve Santa Caterina di Pittinuri che intercede per tutti coloro che non hanno realizzato che non stanno servendo ai tavoli in attesa di una copertina per Stern, ma sono solo camerieri con un sogno.
Ricordatelo quando aderirai al faccino di Cucciolo che ti guarda dal cotone che interponi al contatto con la sabbia e una massaia tedesca progettata da Dave Cooper ti chiederà se gradisci una fetta di anguria tuffata in un superalcolico che ti renderà poi Pisolo ( o Brontolo ndr ) ! Buone Vacanze !

saldaPress ha detto...

Invidia...