giovedì 5 febbraio 2009
Chi si rivede
Todd McFarlane si è rimesso a far fumetti.
(Evidentemente i pupazzielli non tirano più come una volta).
Il suo nuovo supertizio è questo qui. Ogni riferimento a personaggi esistenti eccetera eccetera.
Quello che mi sorprende, semmai, è che Robert Kirkman si sia fatto coinvolgere in questo pateracchio: pensavo che era una persona meglio.
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8 commenti:
ma poi che razza di superpotere è eiaculare dalle dita ?
Non saprei. Forse, eccesso di testosterone?
La nemica è Sasha Grey? :asd:
Io la vedo così.
Kirkman si sarà detto: come mai solo la Marvel e la DC possono pubblicare cagate vuote di senso e pompate dai nomi in copertina (cfr. Batman e Robin, tanto x citarne uno) e guadagnare soldoni mentre Image deve per forza pubblicare "altro" e stare sempre in bolletta?
(ovviante con tutto quello che può rientrare nella categoria dell'"altro")
Ce l'avranno mica Marvel e DC l'esclusiva sulle cagate che rendono soldi soprattutto x il nome di chi ci lavora?
Considerando il fatto che ora Kirkman è uno dei boss Image (casa editrice che non pare aver mai badato più di tanto a far quadrare i conti), non mi sembra così fuori di testa che prenda tutti i suoi "soci" per le orecchie e li obblighi a mettere il loro nome sulla roba Image.
Non credo che sia un segreto x nessuno che TWD è meglio di Marvel Zombies, ma Marvel Zombies incassa di più perché la maggior parte dei lettori vuole cagate.
E allora bravo Kirkman a far tornare i conti in casa propria anche con le cagate.
Soprattutto perché, accanto alle cagate inutili, il nostro continua a produrre ottima letteratura a fumetti.
– Cap. P.
ps: che poi magari alla fine si scopre che 'sta roba con McFarlane, a dispetto dell'immagine di lancio, è anche bella. E stesso discorso per Image United (una roba così gnocca che andrebbero fucilati tutti quelli che fino a oggi non hanno pensato di tirarci qualche soldino in cassa).
Sul fatto che Marvel e DC sfornino cagate a getto continuo e ci campino largamente, niente da dire.
Condivido al 100% anche il giudizio sulle testate che hai citato (e su molte altre che non hai citato).
Però, francamente, fatico a vedere la Image come il proverbiale vaso di coccio: se fatica a sfondare, è anche per le mancanze di un board che continua a utilizzare il marchio Image come una vacca da mungere nell'immediato, senza uno straccio di visione prospettica.
Non parliamo poi delle politiche nei confronti degli emergenti, costretti a pagare di tasca propria (!) per veder pubblicati i propri lavori...
Sì, credo anche io che Image avrebbe bisogno di fare un po' di pulizia nel suo catalogo e, facendo questo, di decidere una strada coerente.
E nello stesso tempo credo che, in tempi brevi, siano più le cagate griffate a dare soldi che non i capolavori (che però sono utili in una strategia a lungo termine).
Image ha bisogno di portarsi dentro un po' di autori (come Kirkman) e di creare le condizioni (economiche e strutturali) per tenerseli.
Ma, mentre fa questo, secondo me fa benissimo a tenere d'occhio la cassa.
– Cap. P.
Pecunia non olet!
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