Undicesimo numero di
Lilith. Con la nostra eroina alle prese con le campagne napoleoniche d'Egitto. More solito, Luca Enoch si conferma un narratore di razza, tanto minuzioso e lieve nel suo attaccamento alla documentazione, quanto abile nell'orchestrare siparietti "comedy" e sequenze di pura azione. La trama in sé
sarebbe interlocutoria: a fare un sacco di differenza sono Il mestiere straordinario di Enoch e la complessità di un personaggio che resta un po' sullo sfondo del pantheon Bonelliano solo per la (stremante) periodicità semestrale imposta dai molti impegni dell'autore, ora al lavoro anche sull'ottima
Dragonero. Interminabili attese, interrotte da fuggevoli attimi di voluttà: la coazione a ripetere di tutte le
femmes fatales che si rispettino, anche in un ambiente fantasy deliziosamente disneyano e sui generis. In edicola, ora, subito.
5 commenti:
Ottima Dragonero??? Andrea, mi sei diventato di bocca buona?
Premessa: per me, Lilith batte Dragonero diciotto a zero. Però l'accanimento contro la testata fantasy di Enoch, Vietti & Co. lo trovo francamente immotivato: al netto delle (ovvie e prevedibili) reminescenze da Tolkien, Martin etc., ammetterai che è una serie scritta e disegnata con una meticolosità e un mestiere sopra la media. No?
Meticolosità e mestiere sono da sempre il comune denominatore di quasi tutte le testate Bonelli. Difficile che da via Buonarroti esca qualcosa di buttato giù così, tanto per fare...
Quanto a Dragonero, quello che mi infastidisce non sono i rimandi e le citazioni (che da appassionato di fantasy posso benissimo tollerare, e che comunque non superano il livello di guardia), quanto una certa piattezza di fondo, la mancanza del guizzo che ti faccia venire voglia di girar pagina in un nanosecondo per vedere come continua la storia. Siamo ancora (abbastanza) all'inizio, certo, ma la strada mi pare tracciata. Se hai qualche entratura presso l'editore e/o l'autore, perché non spingi per avere Lilith mensile e Dragonero, invece, solo due volte all'anno?
Mmm, quanto tempo è che un fumetto non mi fa venir voglia di voltar pagina in un nanosecondo per vedere come va a finire? Poco, per la verità. E torno a Lilith. Ma Enoch, Vietti & C. con "Dragonero" hanno tentato una sintesi diversa: quella di applicare lo schema narrativo molto classico di Tex e dei suoi pard a un setting commercialmente ostico come quello del fantasy. Al netto dei risultati di vendita non eccezionali, personalmente l'ho trovata una scommessa portata avanti con grande mestiere, grande talento e grande impegno: a parte qualche eccesso di verbosità, come si dice, i'm in.
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