Marcello Bello |
"Chi va con lo zoppo, impara il twist": una cazzata secca, cinica, fulminante, come nella tradizione dei grandi battutisti. E Marcello Marchesi un grande battutista lo era davvero: suoi i calembour più spericolati di Totò, come pure le sferzate più urticanti dei film di germi o i dadaismi appiccicosi di Carosello. Suoi anche i volumi pubblicati fra gli Anni 60 e 70 da Rizzoli, e ora meritoriamente riportati in libreria in una nuova veste editoriale da Bompiani: monologhi al delirio come "il malloppo" o raffiche di chicche ridanciane come "il dottor Divago". Classici intramontabili della risata matura e consapevole, pieni di scoperte meno sciocchine del previsto. Una a caso fra le tante? "Quando la parola volgare non avrà più senso, saremo tutti uguali". Se non è preveggenza, questa.
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