È la storia di un'altra bbanda quella raccontata da Sergio Sollima in A.C.A.B. - All Cops Are Bastards. Stavolta stiamo dalla parte della legge. Una legge al tempo stesso rigida e gommosa come le impugnature degli sfollagente che nel film segnano imprese e destini dei celerini del settimo nucleo, marcando a suon di legnate nei denti la distanza fra il mondo reale e il branco, fra audience e vicende rappresentate sullo schermo.
Qui, al contrario che in Romanzo Criminale, non si fa il tifo per nessuno.
Grande atmosfera, grande fotografia, un Favino titanico che si scioglie letteralmente nel ruolo, aggiornando ai nostri tempi precari il Volonté genuinamente ottuso e spregiudicato di Indagine su un cittadino... e una storia che sorpassa a destra la tentazione di schierarsi e infligge salutari strizzate allo stomaco. Non fosse per una colonna sonora troppo didascalica e piaciona e per l'accumulo di finali, saremmo lì lì dalle parti del capolavoro. Ma anche così, ce n'è d'avanzo.
Ah: il libro c'entra a sprazzi, ovviamente.
martedì 14 febbraio 2012
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