mercoledì 11 novembre 2009

Lust for Lustig


Fra i tanti primati della Torre Eiffel, ce n'è uno abbastanza gustoso: quello legato all'attività di Victor Lustig - il gran fidiputt che a metà degli Anni 20 tentò di voltarsela a prezzo di realizzo.
La storia della Torre la sapevo. Sulla vita di Lustig, invece, non sapevo nulla.
Per fortuna, Wikipedia mi ha permesso di colmare questa indecente lacuna. Regalandomi una bio da romanzo.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Le informazioni di wikipedia non sono corrette - ci piacerebbe sbianchettare, ma parte della faccenda è ancora top secret, quindi soprassediamo.
Per i frequentatori del salotto Voglino, il cui anfitrione sa apprezzare una buona sterankata, disveliamo alcuni dei particolari meno pericolosi.
In sintesi ( parole che mi appartengono come un pettine a Mastro Lindo ): il vero nome di Victor Lustig era Victor Laslo, acrobata nei Las Vegas Thugs, artisti circensi scoperti dal noto rackeeter Bugsy Siegel- i Thugs erano in grado di comporre una classica ''gassa d'amante '' intersecando i loro corpi a la Tiramolla. Victor, raggiunta l'età in cui le tempie si brizzolano e le giunture scricchiolano, aveva trovato lavoro come ''uomo d'idee ''presso l'ambasciata francese, succursale della Spring Valley, aperta sotto pressione di Siegel che, se avesse voluto,nel momento di massimo fulgore, avrebbe potuto pretendere si creasse un avamposto cambogiano su di un satellite di Giove. Come aveva già fatto Al Capone, tra l'altro.
Victor, forse a causa di tutto quello snodarsi dei suoi anni verdi, vedeva la vita come una continua tensione verso il possibile, attraverso un tragitto grottesco come un arabesco disegnato con la nutella. Era attachè da un quarto d'ora che già stava organizzando la vendita della torre Eiffel ad alcuni amici di Bugsy che intendevano piazzarla all'interno di un casinò ispirato alla città dell'amore romantico e delle baguette sotto il braccio.
Tutto sarebbe andato per il meglio, ma purtroppo qualcuno decise che Ben ''Bugsy '' Siegel aveva esagerato con il suo progetto di una cattedrale, sberluccicante, nel deserto e qualcuno - probabilmente qualche fanatico di greenpeace - lo trasformò nel pretesto per un'agiografia a firma Levinson/Beatty.
Victor, lasciato solo contro i mangiarane, riparò nel circo di Moira Orfei dove recitò per un paio d'anni come sosia di Boris Karloff in una parodia di Plastic Man. Il regista Curtiz riciclò parte della vicenda in Casablanca, Lee e Kirby presero a prestito alcune caratteristiche del personaggio per creare il loro dottor Destino.
Non possiamo dirvi altro, ma un gossip che circola da anni negli ambienti dell'Interpol allude ad una liason tra madame Orfei e Vic.
Noi diciamo solo che Moira è l'unico bipede del suo circo in grado di commuoversi mentre legge della Cosa che sbriciola l'armature di Von Doom per punirlo di aver attaccato il Baxter Building. Piange anche Nuccia la bertuccia, ma non conta perchè si sganascia dalle risate di fronte alla saga di Doomsday. Cattiva.