mercoledì 10 giugno 2009
È l'attacco
Inutile tentare di arrestare l'avanzata dei morti viventi di Robert Kirkman e Charles Adlard: nonostante l'apparente banalità dell'intreccio, l'apocalisse zombie firmata da Image e Saldapress procede in un crescendo di suspense addirittura irritante.
Facile pensare che gli autori prima o poi si ritroveranno a corto di trovate, e "The Walking Dead" scolorerà nella purea routine. Appena pensi che la serie abbia preso una certa direzione, la premiata ditta cambia le carte in tavola, e la magia si rinnova.
I rapporti cambiano, le sicurezze evaporano, la violenza erutta in bubboni sanguinosi e purulenti.
E "TWD" si conferma come uno dei migliori serial sul mercato.
Il quinto volume, "La miglior difesa", sfiora vette di sadismo da vertigine. Più che al grottesco splatter di Romero, qui si punta al cattivismo programmatico del Carpenter di "Distretto 13" o "Fuga da New York". La morale, ça va sans dire, è sempre la solita: il mostro peggiore di tutti è l'uomo, si stava meglio quando si stava peggio, non esistono più le mezze stagioni, e bla bla bla. Però, il bello sta nell'abbondanza di dettagli sfumature e contrasti letterali e/o metaforici che innervano il brossuratone: si parte tranquillini con la prospettiva delle tre paginette e stop, che domani tocca alzarsi, e si tirano le due di notte divorando anche le note in quarta. Figurarsi i redazionali di Paola Barbato e Roberto Recchioni.
Dodici euro, per tutto questo, sono davvero un piccolo prezzo. Il problema, per i ritardatari, sarà recuperare gli arretrati: perché chi viene esposto al contagio è dannato per sempre. Garantito.
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