Alllora, the Lego Movie parla di
quello speciale.
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Caramello Mou |
No, non questo qui, che altrimenti nemmeno con una pistola alla tempia. Nell'universo leghista nel senso dei mattoncino, quello speciale è il simpatico faccia da pirla qui sotto:
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Ehilà, mi chiamo Emmet |
Ora, chiunque riesca nell'impresa di riuscire a incollarmi a una poltrona per due ore ad ammirare le gesta di Emmet per me è un gigante del cinema mondiale, roba che neanche Kubrick, Truffaut ed Elio Petri messi insieme. Aggiungiamoci Will Ferrell nella parte di un Mugatu di Lego, diversi membri della Justice Legue (no, non è un refuso, ah, ah, ah), Han Solo, Lando Calrissian, Chewbacca, D3BO e il fottuto Millennium Falcon, un pulotto sadomaso bipolare duro, Il pupazziello di Bruce Wayne argutamente doppiato da C. Santamaria, il pupazziello di Gandalf, i Lego Lunar, i poliponi meccanici di Matrix, un paio di sequenze visivamente memorabili (mare mosso col Lego? Esplosioni col lego? Ci sto!) e le musiche di Mark Mothersbaugh dei Devo, più una sceneggiatura che pencola più verso il Mel Brooks di
Balle Spaziali e
La pazza storia del mondo che verso, che so,
Cars, ci siamo capiti. incredibilmente, trattasi di un buon film per famiglie di quelli che se hai dieci anni ridi e se ne hai trenta sghignazzi. Con un po' di veleno in coda, poteva scapparci un piccolo gioiello: ma dopo cento minuti di divertimento, un quarto d'ora di
volemosebbene passa senza troppi strascichi. Un bel sette più. Il che, da uno che non è mai stato un Lego Nazi, mi pare decisamente un bel voto.
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