Gran bella pianta, l'agave. Robusta, che non la ammazza niente, neanche la zappa. Decorativa, con quei raggi spinosi che sembrano daghe azteche. Utile, anche: con le fibre essiccate nascoste sotto la buccia bluastra ci si fabbricano amache e sandali. Con il cuore della pianta, sfrondato, cotto a dovere e addizionato di alcool, ci si fa la tequila. Pardon: IL tequila. Quella roba che si beve con il sale e il limone, ma mica alla maniera di noi provinciali, che sistemiamo gli optional nell'incavo della mano e lappiamo via il tutto prima di sorseggiare il liquore. L'ordine giusto prevede prima il tequila, poi sale e limone. Provaci un po' e vedi come va.
Il tequila si divide in due categorie. Quello buono e quello buono per i gringos. Ovviamente, il più bevuto nel mondo è quello buono per i gringos, quindi Tequila Sauza o Josè Cuervo. Roba che sta all'autentico distillato di agave come la benzina al whisky decente. Il problema è che Josè Cuervo è un brand riconosciuto e smerciato en todos lados, mentre per il Tequila buono tocca presentarsi nel ridente Stato di Jalisco. Magari, proprio a Tequila, che ospita alcune fra le migliori distillerie del regno. È meglio scegliere un tequila reposado, cioè invecchiato almeno tre mesi, o un tequila anejo, invecchiato almeno un annetto. Li riconosci dal colore, un bel giallo paglierino che sa vagamente di vaniglia e rovere.
Nomi da segnarsi in rosso: Herradura, una delle distillerie più scafate sia per il tequila di alta gamma che per quello commerciale, venduto sotto il brand El Jimador. Don Julio e 1800, più care, leggere e meditabonde. Milagro, un tequila con poca storia ma molto carattere nato - ecco il miracolo - dalle parti di Città del Messico. Sotto i trenta-quaranta euro, il target è quello del tequila buono per i gringos. Controllare bene l'etichetta: il tequila buono non può andare sotto il 70 per cento di agave azul, il migliore arriva al 100 per 100. Se è fra i migliori, il giorno dopo ti svegli senza il mal di testa. Salud.
martedì 12 febbraio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento