Intendevi Robocop, immagino. Lapsus calami comprensibile. Immagino tu abbia letto di Robopop, il film tratto da un soggetto rimaneggiato di Kurt Vonnegut in cui si immagina la solita società futuribile in mano alle corporations e con i bassifondi infestati da reietti non protetti dalla micromicriminalità endemica. Nella storia, un cartello di imprenditori palazzinari del 22mo secolo assumono il solito mad doctor che progetta un quartiere pulotto in cui ogni singolo edificio è senziente ed in grado di punire i tentativi di effrazione. La prima svolta narrativa di rilievo arriva quando un fricchettone malato terminale, in un ultimo tentativo di trasmettere il suo retaggio, contagia una bifamiliare hi-tech con un chip che contiene la codifica del suo vissuto. La villetta si tinge di psichedelico, apre le porte al prossimo, programma rave parties a go-go. Praticamente La Casa, ma girato con il mood di Napo Orso Capo, l'estetica del dr. Strange di Ditko ed il messaggio del song della Carrà che testimoniava quanto fosse bello far l'amore da Trieste in giù. Non vedo l'ora di vederlo.
1 commento:
Intendevi Robocop, immagino. Lapsus calami comprensibile. Immagino tu abbia letto di Robopop, il film tratto da un soggetto rimaneggiato di Kurt Vonnegut in cui si immagina la solita società futuribile in mano alle corporations e con i bassifondi infestati da reietti non protetti dalla micromicriminalità endemica. Nella storia, un cartello di imprenditori palazzinari del 22mo secolo assumono il solito mad doctor che progetta un quartiere pulotto in cui ogni singolo edificio è senziente ed in grado di punire i tentativi di effrazione. La prima svolta narrativa di rilievo arriva quando un fricchettone malato terminale, in un ultimo tentativo di trasmettere il suo retaggio, contagia una bifamiliare hi-tech con un chip che contiene la codifica del suo vissuto. La villetta si tinge di psichedelico, apre le porte al prossimo, programma rave parties a go-go. Praticamente La Casa, ma girato con il mood di Napo Orso Capo, l'estetica del dr. Strange di Ditko ed il messaggio del song della Carrà che testimoniava quanto fosse bello far l'amore da Trieste in giù. Non vedo l'ora di vederlo.
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