sabato 30 agosto 2008
Pensavo fosse amore (invece erano cazzi)
Il titolo sembra quello di un disco di Andrea Bocelli. Però questo quarto volume di "The Walking Dead" conta molti acuti in più.
A ogni uscita, la recherche post-mortem di Robert Kirkman e Charles Adlard perde attori e comparse, ma acquistando una gravitas davvero inedita per un fumetto splatter. E man mano che la storia si snoda, le atmosfere alla Romero degli inizi della saga stanno lasciando il passo a un'inquietudine che sta tutta nella rete elettrificata di bugie, debolezze, omissis, terrori e menzogne che ormai circonda Rick Grimes e la sua posse.
Da comprare a cuor leggero: undici euri e 50, per 144 pagine del miglior horror sul mercato, sono una bazzecola.
E per chi vuole imparare a leggere o scrivere storie come Dio comanda, è una bella lezione di vita e di morte.
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2 commenti:
Continuo a sentire tanto bene su questa serie.
Ho visto che la Planeta sulle "Leggende" ha ristampato Flyer.
Così sono andato a ripescarmi il vecchio spillato Play, con il tuo gustoso approfondimento sugli scienziati pazzi!!!
^__^
Fab
Chaykin, fra l'altro, resta uno dei miei autori preferiti. Letto "Black Kiss"? Consiglio caldamente.
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