Pinguini scatenati. Carini e coccolosi, ma solo a occhio, perché - come da canone stabilito nella trilogia di Madagascar - il team formato da Skipper, Kowalski, Rico e Soldato è una squadra di elite ricalcata sulle iperboli di James Bond & Co.
Come in Gli Incredibili, Cars 2 e Megamind, anche qui la storia scritta a sei mani da Michael Colton, John Aboud, Tom McGrath, Eric Darnell e Brandon Sawyer è una summa ad altezza bambini dei più triti clichè action con doppio livello di lettura incorporato: sederini famosi, gadget e 3D spinto per gli under, più qualche sottinteso appena più Mel Brooks per mamme e papà. Trama e secondary characters si dimenticano in fretta, eccezion fatta per il gustoso e tentacolare comparto cattivi. La sufficienza abbondante è garantita da una scrittura che accumula colpi di scena e sprazzi di nonsense non privi di un certo potenziale eversivo - valga, su tutte, la danza in costume tirolese che prelude al sottofinale. Senza dimenticare un comparto visivo di tutto rispetto. E un cast di doppiatori originali che comprende Chris Miller (Sì, il co-regista di The Lego Movie), Benedict Cumberbatch e John Malkovich.
Certo, le cose migliori del nuovo cinema animato restano ad anni luce di distanza. Ma il bestiario di Madagascar resta comunque una scusa credibile per portare i pupi al cinema e farsi due risate. Può andar bene anche così.
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