 |
Vacanze romane |
A maneggiare il post-pop, c'è il rischio di farsi del gran male. Così Matthew Vaughn, che solo qualche mese fa, con
Kingsman - The Secret Service ha consegnato agli annali un film intimamente sbagliato, troppo zarro per i palati fini e troppo fighetto per i veri zarri. Ma chi il post-pop lo coltiva consapevolmente, nel
glamour ci sguazza come una pantegana in una forma di zola al cucchiaio: così, spazio a Guy Ritchie, che con
Operazione U.N.C.L.E. ha scitto una nuova pagina di una filmografia che da
Lock & Stock - Pazzi scatenati a
Snatch a
Rocknrolla a
Sherlock Holmes ha composto infinite e sapide variazioni sul tema frusto e strafrusto del
Buddy Movie, e ogni volta centrando il punto Dopo la Londra dei bassifondi e i salotti vittoriani, a questo giro l'aggiornamento di sistema tocca alla Roma godona degli
Swinging sixties: un gruppo di fascionostalgici degno di un fumetto di Magnus si è ciulato una testata atomica all'indomani della Crisi dei missili di Cuba, e solo due persone al mondo sono in grado di fermarli: lo yankee Napoleon Solo (nella serie Tv originale che in Italia conosciamo in quattro, Robert Vaughn) e il russo Ilya Kuriakin (Nella serie Tv originale, David McCallum). Roba frusta e strafrusta, si diceva, per lo più figlia di un development hell durato un decennio per banali questioni di budget. Ma tutto questo, al cinema, non si vede. La trama scoppietta di battute
snappy e colpi di scena,
Superman e
Lone Ranger sono assortiti come nelle vecchie pubblicità dei Super-Eroi Harbert, la fotografia riesce a far splendere anche la Rometta abbacchiata dei Casamonica, il gloss d'epoca qua e là è bugiardello ma irresistibile. Vista l'overdose di spie e l'imminenza del prossimo 007, la tentazione sarebbe quella di recuperarlo in Tv. E sarebbe un peccato, perché il cinema quando ci vuole ci vuole.
Nessun commento:
Posta un commento